Un nuovo progetto immobiliare da 30 milioni di euro, previsto su 50 ettari di aree naturali alla foce di Baseleghe, sta sollevando forti preoccupazioni tra cittadini e associazioni ambientaliste. Secondo quanto riportato da Legambiente Veneto Orientale, l’intervento rischia di compromettere uno degli ultimi habitat costieri intatti del Veneto orientale, inserito in un contesto già noto per il suo impegno verso la sostenibilità, come il camping Capalonga.
Nonostante il progetto sia stato premiato a Venezia per le sue soluzioni tecniche “ecocompatibili”, Legambiente denuncia il rischio di greenwashing: “Non basta poter demolire e riciclare gli edifici, bisogna valutare anche il contesto ambientale in cui si inseriscono”, si legge nel comunicato.
La zona interessata ricade in aree protette della Rete Natura 2000, fondamentali per la biodiversità, il paesaggio e la lotta alla crisi climatica. A peggiorare il quadro, i recenti episodi di allagamento a Bibione, coincisi con l’annuncio del progetto, evidenziano l’inadeguatezza dei piani di adattamento ai cambiamenti climatici.
Legambiente chiede all’Amministrazione comunale di rivedere il proprio approccio, tutelando il paesaggio e le aree umide, e annuncia una mobilitazione contro il progetto, con azioni dimostrative e amministrative. “La bellezza della laguna deve essere garantita a tutti, non solo a chi potrà affittare i piani alti del nuovo albergo”, conclude l’associazione.