Un importante segnale è arrivato da Roma, in relazione al progetto del secondo accesso di Bibione. Infatti, con una nota inviata al Sindaco del Comune di San Michele al Tagliamento, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha espresso interesse per l’intervento, confermandone la rilevanza e i benefici che ne deriverebbero in caso di realizzazione. In questa prospettiva, il Ministero si è dichiarato disponibile ad esaminare ed approfondire il progetto, anche insieme alla Regione Veneto.
La Fondazione Think Tank Nord Est da diversi anni sostiene l’importanza di un nuovo accesso a Bibione: già alla fine del 2019, un gruppo di imprenditori e professionisti soci della Fondazione aveva presentato all’amministrazione comunale di San Michele al Tagliamento una prima proposta progettuale, che era stata valutata positivamente. Alcuni mesi fa, un nuovo studio della Fondazione è stato consegnato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti: l’analisi, dedicata al quadro urbanistico e territoriale di Bibione, ha evidenziato l’urgenza di un nuovo collegamento per potenziare il sistema di accessibilità della località. Ora si confida che vengano stanziate le risorse necessarie per realizzare questa infrastruttura.
“L’interesse del Ministero per il progetto del secondo accesso a Bibione è finalmente concreto - afferma Antonio Ferrarelli, presidente della Fondazione Think Tank Nord Est - e quindi ci attendiamo che a breve venga convocata una riunione operativa. Ringraziamo il consigliere Fabiano Barbisan per il suo ruolo strategico nel promuovere l’opera a livello nazionale ed apprezziamo il sostegno del Presidente Zaia e l’interessamento del Ministro Salvini. Da tempo la Fondazione sostiene che il secondo accesso sia fondamentale per la sicurezza e lo sviluppo turistico di Bibione - conclude Ferrarelli - e pertanto siamo soddisfatti che anche il Ministero, con questa nota ufficiale, ne abbia preso atto.”
Il progetto del secondo accesso collegherebbe la strada regionale 74 nei pressi di Bevazzana con la località Pineda, bypassando così la zona centrale di Bibione. Dal punto di vista tecnico, il progetto consiste in una bretella lunga circa 7.5 km, realizzata attraverso l’allargamento di alcune strade minori già esistenti e la costruzione di un ponte sulla litoranea veneta.
Il nuovo collegamento permetterebbe di garantire due vie di entrata e uscita a residenti, lavoratori e turisti. Bibione, infatti, è una penisola collegata all’entroterra da un unico ponte: oggi il sistema di accessibilità fa confluire tutti i flussi verso la zona centrale, attraverso il passaggio dalla rotonda posta all’inizio della località ed il ponte sulla litoranea veneta. La realizzazione di un secondo accesso è fondamentale soprattutto per la sicurezza della località, in quanto garantirebbe una nuova via d’ingresso ai mezzi di soccorso in caso di emergenza. Inoltre, il nuovo collegamento consentirebbe una più efficace gestione degli ingenti flussi turistici del periodo estivo, contribuendo a ridurre i tempi di ingresso e uscita da Bibione, con effetti positivi su tutto il sistema di accessibilità grazie alla separazione del traffico diretto verso le diverse zone della località.
Fondazione Think Tank Nord Est