Ammontano 210 mila i tamponi effettuati a luglio e agosto nel Veneto Orientale, territorio caratterizzato dalla vocazione turistica che negli ultimi mesi ha visto un’importante affluenza di persone. Dal momento in cui i vari Paesi esteri hanno imposto il tampone ai connazionali per il rientro dalle vacanze, l’Ulss4 si è mobilitata per poter far fronte alla maggiore richiesta di test. “Oltre all'attività vaccinale in pieno corso, oltre alle attività di contact tracing e in generale di monitoraggio all’andamento dei contagi - spiega il direttore generale dell'Ulss 4, Mauro Filippi - il personale dell'Azienda Sanitaria ha svolto un lavoro enorme per consentire ai turisti di poter rientrare in assoluta sicurezza nel proprio paese, e a distanza di qualche giorno si è aggiunta l'esigenza del tampone per chi non era provvisto di Green Pass. Non nascondo che questo ci ha colto di sorpresa, ma grazie all'impegno del personale aziendale, che ringrazio di cuore, siamo riusciti ad organizzare una rete di testing in grado di rispondere a migliaia di richieste pervenute da un giorno all'altro dalle località turistiche in aggiunta all'attività ordinaria per i residenti”. Oltre ai 3 Covid Point aziendali attivi da inizio pandemia, l'Ulss 4 in piena estate ha aperto centri tampone anche a Bibione, Caorle, Eraclea, Cavallino-Treporti, ha attivato un'unità mobile (l'autobus di “Tamponi on the Beach”) che ha stazionato nelle piazze del litorale e in occasione di grandi eventi. “A dare un contributo importante all'attività di testing è stato tuttavia anche il privato, e mi riferisco alle farmacie e a vari centri medici, che ci hanno affiancato nell'attività sul litorale e non solo - continua Filippi -. Il lavoro di squadra ci ha permesso di produrre numeri da record e avremmo potuto fare ancora di più considerando che avremmo potuto raggiungere i 6000 tamponi al giorno”. Nell’analisi dell’attività emerge un dato confortante, ossia l’1% di chi ha effettuato il tampone è risultato positivo.
In foto la postazione “Tamponi on the beach”