Responsabile di numerosi episodi di spaccio di sostanze stupefacenti nei Comuni di Portogruaro e Concordia Sagittaria, un cittadino di nazionalità nigeriana è stato arrestato dalla Guardia di Finanza di Portogruaro. L’indagine sull’uomo, sotto la direzione della Procura di Pordenone, era partita nel marzo scorso, in pieno lockdown, a seguito di un controllo su strada operato da una pattuglia. Le conseguenti verbalizzazioni, compresa la sanzione per violazione della normativa sulla limitazione dei movimenti per il Covid, hanno dato il via alle operazioni di ricostruzione della fitta rete della clientela del pusher, permettendo di accertare oltre 1000 episodi di spaccio. Il modus operandi era tanto semplice quanto efficace. Attraverso le più comuni applicazioni di messaggistica, lo spacciatore si recava nel luogo preventivamente concordato con l’acquirente con la sostanza stupefacente in bocca e ben sigillata nel cellophane, in modo da poterla ingerire agevolmente in caso di controlli. Per non destare sospetti, i punti d’incontro prescelti per gli scambi erano i parcheggi situati nelle adiacenze degli Istituti scolastici, dove la cessione si perfezionava nelle ore di punta e di maggior afflusso degli studenti.
L’uomo, su richiesta della Procura di Pordenone, è stato intercettato a Concordia Sagittaria in sella alla sua bicicletta mentre si recava da un cliente. I militari di Portogruaro hanno perquisito la sua abitazione dove hanno trovato e sequestrato 10 ovuli di sostanza stupefacente confezionata e pronta allo spaccio, 2.000 euro in contanti, provento dell’attività illecita, diversi telefoni cellulari, e altre sostanze da taglio. L’uomo è stato trasferito alla casa circondariale di Treviso. In casa, inoltre, era presente un altro cittadino di nazionalità nigeriana che, intento a confezionare ovuli, è stato identificato e segnalato, a piede libero, alla Procura della Repubblica di Pordenone.
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