Non è passata inosservata agli agenti in servizio per il controllo del territorio un’Audi scura che correva a velocità sostenuta e faceva sorpassi azzardati nella località di San Giorgio di Livenza ieri pomeriggio. La pattuglia ha deciso così di controllare l’autista che, cercando di seminarla, è giunto nel centro di Caorle, alla casa dei genitori, dove poco dopo è stato raggiunto dal fratello. I due hanno iniziato a riprendere con i propri cellulari i militari accusandoli di effettuare un controllo abusivo in assenza di un mandato. Il filmato, secondo loro, sarebbe servito a “salvargli la pelle”, ma è avvenuto l’esatto contrario. Solo l’arrivo di una seconda pattuglia ha permesso alle forze dell’ordine di identificare i due, in soccorso dei quali erano giunte anche le fidanzate. L’autista dell’Audi è un 26enne del luogo, risultato con la patente sospesa a causa dell’alterazione psico-fisica dovuta a stupefacenti riscontrata a seguito di un sinistro stradale, mentre il fratello è di un anno più giovane. I due, in tutto questo, non hanno mai smesso di inveire contro gli agenti, neanche quando hanno tentato di sequestrare l’auto e il 26enne è salito sul tettuccio per cercare di tenerla. I fratelli sono stati così denunciati per violenza, resistenza e rifiuto di fornire le proprie generalità ad un pubblico ufficiale. Il 26enne, inoltre, ha ricevuto anche la denuncia per essersi messo alla guida con la patente sospesa e, assieme alla fidanzata che era a bordo con lui durante la fuga, anche la sanzione prevista dal DPCM relativo all’emergenza Covid-19.
Fonte: Compagnia Carabinieri di Portogruaro