Hanno ripulito le pensiline di attesa degli autobus, imbiancato il comando della Polizia Locale, effettuato interventi di riparazione del palazzo della Delegazione comunale a Bibione e hanno ridipinto tutte le panchine. Le persone coinvolte nei lavori di pubblica utilità stanno contribuendo al decoro del territorio di San Michele al Tagliamento. “Svolgono una funzione sociale importante e a titolo gratuito per cui non vanno a pesare sul bilancio comunale - commenta il sindaco Pasqualino Codognotto -. Va precisato che il loro lavoro garantisce risultati concreti e visibili da parte dei cittadini”. I lavori di pubblica utilità vengono svolti da persone che hanno commesso reati di violazione del Codice della strada, in particolare quello più frequente è la guida in stato di ebrezza. Questo lavoro permette al condannato uno sconto sulla pena. Ciò è possibile grazie ad una convenzione che l’amministrazione comunale di San Michele al T. ha stipulato con il Tribunale di Pordenone. Da quando è partita la convenzione sono già 22 le persone che hanno svolto i lavori di pubblica utilità. Possono accedere ai Lpu al massimo tre persone, obbligatoriamente residenti nel territorio sanmichelino e il loro impegno non può superare le otto ore giornaliere.
Continuano, inoltre, le “Giornate del decoro”. Nel weekend ben 11 persone hanno aderito all’iniziativa ripulendo due chilometri di fossi lungo la SR 74 per Bibione arrivando cosi ad un totale di 6 chilometri. Si è raccolto di tutto: mozziconi di sigarette, pezzi di polistirolo, bottiglie, lattine; persino pentole, lettini per i cani, indumenti. Dove si ferma la coda da e per Bibione d'estate le immondizie aumentano in modo esponenziale tanto che per fare 500 metri all'altezza dei cavalli di Toniatti ben 5 persone hanno impiegato 2 ore per la pulizia. Sabato prossimo, 25 gennaio, continuerà la raccolta, l'appuntamento è sempre alle 8.45 davanti il Municipio. “È importante sottolineare che oggi hanno partecipato cinque nuovi giovani con tanto entusiasmo e senso di responsabilità. Adesso servirebbe una forte adesione per far si che si ripulissero più aree possibili prima che l'erba nasconda i materiali abbandonati che poi verrebbero inevitabilmente triturati dai tosaerba con la conseguenza che i pezzi piccoli galleggiando sull'acqua arriverebbero prima o poi in mare. Chiedo quindi a tutti di dare una mano”.
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