Già da un paio d’anni il Rotary Club Portogruaro è impegnato sul fronte dei cosiddetti “autismi ad alto funzionamento”, così definiti perché non diagnosticati e carenti di interventi specifici di abilitazione ed inclusione sociale. L’autismo è un disturbo che nella sola regione Veneto riguarda più di 70 mila persone e, di queste, almeno il 20% soffre di “autismo invisibile”. Proprio in quest’ambito, il club, presieduto da Sebastiano D’Anna, dal 31 agosto al 6 settembre ospiterà a Bibione, presso la Residenza Santo Stefano, il Campus A ovvero un soggiorno per ragazzi maggiorenni affetti da autismo ad alto funzionamento “per favorire – è stato spiegato – la loro inclusione sociale, donando loro una settimana di vacanza”. Vi parteciperanno 14 ragazzi, provenienti da alcune province del Veneto e del Friuli Venezia Giulia, che verranno seguiti da 6 laureandi in psicologia, consentendo di fatto al Rotary di Portogruaro la realizzazione di un ulteriore service rivolto agli studenti universitari che in tale circostanza avranno modo di fare già una esperienza professionale diretta. "Obiettivo – sottolineano il presidente D'Anna e la responsabile del progetto Teresa Cariello – è quello di promuovere lo sviluppo delle potenzialità e dell'autonomia delle persone, in un contesto ludico e ricreativo quale è la località di Bibione". L'iniziativa è realizzata in collaborazione con altri Rotary Club del Distretto 2060, e il Soroptimist di Portogruaro-San Donà di Piave e gode anche del contributo della Fondazione Santo Stefano di Portogruaro.