Oltre 360 ettari di natura incontaminata ed ecosistemi protetti si aprono per la prima volta al pubblico, grazie a un’intesa tra amministrazione, privati e territorio. La spiaggia veneta di Bibione “raddoppia” spazi e stagionalità dell’accoglienza all’insegna di un turismo nature-first, che porta il nome di Oasi Naturalistica Val Grande: l'antica valle da pesca della località inserita nel complesso ambientale del delta del Tagliamento.
Il sogno a lungo accarezzato da Bibione oggi è finalmente realtà. A sancirlo, sabato 28 settembre verso le ore 15.30, è stato il taglio del nastro che ha consentito a oltre mille persone radunate per l’inaugurazione di immergersi per la prima volta nella bellezza selvaggia di Val Grande.
Caratterizzata finora da un’accessibilità ridotta in quanto area privata (l’area rimarrà comunque privata), l’oasi ospita al suo interno un Sito di Interesse Comunitario e uno scavo archeologico tra i meglio conservati dell’Alto Adriatico. Un patrimonio ambientale inestimabile che, di fatto, dà vita a una seconda Bibione: per estensione e capacità di accogliere gli ospiti della stagione balneare, ma anche per le possibilità di ampliare quest’ultima lungo tutto l’anno attraverso un turismo ragionato e sostenibile.
Imprescindibile per la riuscita di quella che rappresenta un’autentica impresa (dall’annuncio del progetto si è giunti alla conclusione dei lavori in soli cinque mesi) è stata la comunione d’intenti tra i suoi promotori: il Comune di San Michele al Tagliamento, la privata Bibione Spiaggia e Bibione Live - Consorzio di Promozione Turistica, raggiunti per l’occasione dal Viceministro all’Ambiente, Vannia Gava, e dal Deputato del Parlamento Europeo, Alessandro Ciriani. Presenti anche i primi cittadini dei comuni limitrofi e la città metropolitana di Venezia con il suo delegato all’ambiente Massimiliano De Martin.
Emozionante l’ingresso in valle dei moltissimi visitatori che, per l’occasione, hanno avuto la possibilità di visitare l’oasi liberamente attraverso i tre nuovi sentieri a fruizione autonoma, che riportano alla luce i percorsi originari, grazie a interventi antropici minimi e reversibili. Il Sentiero degli Osservatori è ideato per gli amanti del birdwatching, il Sentiero Archeologico conduce ai resti della villa romana Mutteron dei Frati, il Sentiero della Molinella permette di scoprire i differenti ambienti naturali di Val Grande, dai prati stabili ai laghi fino alle leccete.
Presenti anche guide naturalistiche esperte e gli archeologi delle università di Regensburg e Padova che durante il pomeriggio hanno condotto i presenti in escursioni gratuite in barca, canoa e bicicletta, e sul sito archeologico della villa romana custodita all’interno di Val Grande.