Nel primo dopoguerra, a Portovecchio, come in tutti i piccoli paesi, il gioco preferito dalle moltitudini di ragazzini di quegli anni era quello dei banditi e dei cow boys. Come nei “Ragazzi della Via Pal “, a Portovecchio si confrontavano quelli della Via Alta contro quelli della Via Bassa. Vittorino, anche se non era il più grande, era il capo indiscusso di una delle due fazioni, rispettato dai suoi e dagli avversari.
Appena un po’ più grande lo troviamo a bordo del suo trattore di famiglia a spianare un campo agricolo della Parrocchia che doveva essere trasformato in campo di calcio. Diventato giovane adulto, in una elezione a cui tutti erano invitati è stato eletto Presidente della Sagra Paesana, di cui in breve tempo né diventò il Lider Maximo, rispettato dai consiglieri ed anche dal centinaio di lavoranti. Pur rispettando la pluralità delle opinioni dei consiglieri, agendo semplicemente sulla forza di persuasione, è riuscito a far passare delle idee, che magari al momento potevano sembrare azzardate ma che sempre si sono rivelate azzeccate, facendo diventare la piccola sagra di Portovecchio in una festa popolare tra le più grandi del Veneto Orientale.
Ad inizio anni ‘80 anche la politica portogruarese si era accorta della Festa di Portovecchio e del suo Presidente. Forte di questa considerazione è riuscito ad ottenere dal Comune l’assegnazione, in Comodato gratuito, dei locali della ex scuola elementare che, una volta ristrutturata con gli utili prodotti dalla festa, è diventata il “Cis”: Centro Iniziative Sociali adibita ancora oggi per riunioni o feste.
Dopo la sua uscita dalla Festa e utilizzando la sua vasta esperienza nel coinvolgimento delle persone e nei rapporti umani ha continuato ad aggregare tutti i volenterosi per il BENE COMUNE, promuovendo l’associazione Consulta di Quartiere di Portovecchio.
Aveva fatto disegnare il nostro marchio con il Campanile di Portovecchio, il Municipio di Portogruaro ed il corso del ns fiume con la scritta “L’amicizia scorre sul Lemene”. Lui infatti, dopo l’amore per la sua famiglia aveva sempre in mente la sua comunità. Tra le altre cose è stato Medaglia d’oro Avis.Tutte le ns attività, tra le quali citiamo solo ad esempio il referendum per il percorso della pista ciclopedonale dal capoluogo alla frazione; la raccolta firme per ottenere le mitigazioni ed un nuovo tunnel sotto all’autostrada, quella per un parcheggio in centro a Portovecchio; il Presepe della curva e l’Albero di Natale illuminati ogni anno, sono sempre state dirette, coordinate e ispirate da Vittorino.
Ogni tanto ci chiedeva impegno ed attività oltre il ns orario di lavoro, ma era capace di infondere un incredibile entusiasmo tra i collaboratori.
Con lui è sempre stato un piacere contribuire al raggiungimento di traguardi difficili solo da immaginare.
CARO VITTORINO CI MANCHERAI TANTISSIMO.
Ricordiamo allo stesso modo anche l’amico Narciso, anche lui tra i fondatori della Consulta di Quartiere di Portovecchio, mancato 4 mesi fa. Era il braccio destro di Vittorino.
Lasciano a tutti noi un vuoto incolmabile.
Consulta di Quartiere di Portovecchio