Dopo i due argenti, è arrivato l’oro, accompagnato dal record del mondo, nei 100 stile libero S6 per il bibionese Antonio Fantin. L’atleta, allenato da Matteo Poli, nella batteria di qualificazione aveva registrato un crono di 1’04”16, tempo che gli ha regalato non solo la corsia 4, ma anche il nuovo record paralimpico sulla distanza dei 100 stile libero S6. Nella finale di questa mattina, invece, si è imposto con un 1’03”71, migliorando il suo primato mondiale di 1’03”76 siglato ai Campionati Europei di Funchal, in Portogallo, a maggio scorso. “È il sogno che diventa realtà. Un sogno che ho coltivato da anni - dice Fantin ai microfoni di RaiSport -. Questa medaglia la dedico al mio allenatore Matteo, ad Antonio piccolo e alla mia mamma Sandra che, anche quando non mi andava, lei con pazienza mi portava in piscina”.
Non sono mancati i festeggiamenti a Bibione, città natale del campione. “È una grande città Bibione – sorride Antonio - perché grandi sono le persone. Questa cittadina è sempre con me, sono orgoglioso di essere bibionese, di esser veneto e soprattutto di essere italiano. Tokyo è un sogno che si realizza, questo oro pesa davvero molto come significato. C’è molto lavoro dietro a questa medaglia che peraltro non è solo mia ma di tutte quelle persone che sono nel dietro le quinte e lavorano silenziosamente. Sul podio va solo una persona, ma è un lavoro di Squadra, quindi è di tutti un successo di tutti. Ora - conclude il primatista mondiale - si va verso nuovi obiettivi, bisogna sempre avere fame di cose nuove, senza fermarsi mai”.