Caorle, l’antico borgo marinaro affacciato sull’Adriatico, si conferma una destinazione turistica d’eccellenza per le famiglie con bambini — ma con una novità significativa: sempre più donne scelgono di trascorrere qui le proprie vacanze. Lo rivelano i dati raccolti dal Comune tramite un innovativo sistema di rilevamento basato sulle celle telefoniche, che ha permesso di monitorare gli arrivi e le presenze turistiche tra aprile e settembre 2025.
Secondo le rilevazioni, il 55,2% dei turisti che hanno soggiornato a Caorle sono donne, contro il 44,8% di uomini. Un dato che apre nuove prospettive per l’offerta turistica locale, come sottolinea l’Assessore al Turismo Mattia Munerotto: “Sapere che Caorle piace alle donne è un elemento importante che ci potrà permettere di programmare la nostra offerta, anche in termini di eventi ed intrattenimento”.
Le fasce d’età più rappresentate sono quelle tra i 45 e i 54 anni (23%), seguite dagli over 65 (21%) e dai 55-64enni (20%). Non mancano i giovani: il 16% ha tra i 35 e i 44 anni, l’11% tra i 25 e i 34, e l’8% tra i 18 e i 24. Tra i turisti stranieri, predominano gli austriaci, seguiti da tedeschi, francesi, olandesi, polacchi, svizzeri, cechi, danesi e ungheresi.
La permanenza media si attesta tra i 2 e i 4 giorni per circa metà dei visitatori, mentre il 20% resta tra i 5 e i 6 giorni. Il 16% prolunga il soggiorno fino a 7-8 giorni, e solo una piccola parte si trattiene oltre gli 11 giorni.
Chiara Visentin, Presidente di Federalberghi Caorle, evidenzia come “questa nuova forma di analisi ci permette di leggere l’evoluzione della domanda in modo responsabile, utile per orientare investimenti, offerta e servizi”. Corrado Sandrin, Presidente di Confcommercio Caorle e del Consorzio di Promozione Turistica Caorle e Venezia Orientale, aggiunge: “La sicurezza e la qualità dell’offerta turistica sono valori imprescindibili. Questi dati ci stimolano a investire in iniziative capaci di rispondere a pubblici diversi: dalle famiglie con bambini, agli ospiti senior, fino alle donne e ai giovani che viaggiano in autonomia”.