Prosegue l'impegno dell'Amministrazione Comunale di Caorle e degli operatori della ristorazione della Città a sostegno della candidatura della cucina italiana a patrimonio immateriale dell'Unesco, promossa dal Ministero dell'Agricoltura.
Dopo aver inserito “Caorle in Piazza – in Bianco” - la cena lungo le strade del centro storico di Caorle che si è tenuta giovedì 11 settembre – tra le iniziative che sostengono la candidatura, si sta avvicinando un altro intenso fine settimana di iniziative promosse allo stesso scopo, grazie alla collaborazione con il Gruppo Ristoratori “Innovatori per Tradizione” di Confcommercio Caorle e con l'Ente Bilaterale Turismo della Provincia di Venezia.
Si comincia domenica 5 ottobre con una possibilità unica per tutti coloro i quali vorranno pranzare assaporando le specialità culinarie tipiche della tradizione di Caorle. Nei ristoranti di Caorle aderenti al Gruppo “Innovatori per Tradizione” a pranzo sarà possibile gustare le ricette della cucina caorlotta, come ad esempio il “Broeto” di pesce, preparate con speciale cura per l'occasione. Non a caso è stato scelto il pranzo per questo momento dedicato alla valorizzazione della cucina di Caorle (e di conseguenza italiana) perchè il pranzo della domenica da sempre rappresenta un momento importante per le famiglie italiane, un momento in cui i sapori tipici del nostro passato rafforzano unione e legami. E, peraltro, non c'è periodo migliore di questo per gustare il pesce di Caorle: siamo, infatti, nel periodo della cosiddetta “fraima” in cui un tempo i pescatori di Caorle si trasferivano nei casoni della Laguna per catturare il pesce che dalle valli migrava verso il mare. Oggi questo rito non c'è più, ma il periodo della “fraima” arriva dopo il fermopesca estivo, e quindi porta con sè pesci e i molluschi (in particolare le seppie) che hanno avuto più tempo per crescere e diventare più ricchi di sapore. L'iniziativa di domenica 5 ottobre si inserisce nella cornice di “Il Pranzo della Domenica degli Italiani”, promozione congiunta del Ministero dell'Agricoltura e della Cultura per sostenere la candidatura della cucina italiana a Patrimonio Unesco.
Si prosegue poi lunedì 6 ottobre, alle ore 11, nella Sala Hemingway del Municipio di Caorle con l'incontro con il rinomato chef Massimiliano Alajmo, che a tutt'oggi detiene il record di cuoco più giovane di sempre ad aver ottenuto le tre stelle Michelin (conquistate nel 2002 a soli 28 anni). Durante l'incontro di Caorle, organizzato da Ente Bilaterale Turismo della Provincia di Venezia con il supporto di Confcommercio Caorle e del Comune di Caorle, Alajmo racconterà la storia della sua famiglia e di cosa significhi partire da una realtà ristorativa come “Le Calandre” per arrivare a dar vita ad un Gruppo che ormai è sinonimo di eccellenza culinaria in tutto il mondo.
L'incontro è aperto a tutti, anche se dedicato in primis agli operatori della ristorazione.
“Prosegue l'impegno della Città di Caorle nella valorizzazione della propria cucina e, tramite essa, della cucina italiana di cui auspichiamo il riconoscimento, da parte dell'Unesco, quale patrimonio immateriale dell'umanità – spiega l'Assessore al Turismo e alle Attività Produttive Mattia Munerotto – Ricordo che il Comune di Caorle ha promosso anche il progetto Tipicamente Caorlotto che ha creato una connessione tra i nostri produttori e i nostri ristoratori che sempre più inseriscono nei propri menù le eccellenze a chilometro zero offerte dal nostro territorio”.
“Gli eventi del prossimo fine settimana, organizzati grazie all'impegno di Confcommercio Caorle, del Gruppo Innovatori per Tradizione e dell'Ente Bilaterale Turismo della Provincia di Venezia – aggiunge la Consigliera Comunale Elisa Canta - valorizzano l'importante ruolo che la cucina caorlotta ha nel percorso di crescita del brand turistico di Caorle, apprezzato in tutta Europa non solo per la qualità delle sue strutture, della sua spiaggia, dei suoi servizi, ma anche per l'enogastronomia d'eccellenza”.
“Il Gruppo Ristoratori Innovatori per Tradizione sta continuando a lavorare, di concerto con l'Amministrazione Comunale, per far crescere il ruolo di Caorle quale meta gourmet dell'Alto Adriatico – commenta il Presidente di Confcommercio Caorle, Corrado Sandrin – Questi appuntamenti dimostrano il sostegno che gli operatori della ristorazione di Caorle vogliono fornire alla candidatura della cucina italiana a patrimonio dell'Unesco: per noi italiani e di conseguenza anche per noi caorlotti, preparare un piatto rappresenta un modo per prenderci cura di familiari, amici e, nel caso dei ristoratori, dei clienti. E' un modo di condividere una tradizione con altre persone. Qualora la cucina italiana dovesse essere riconosciuta quale patrimonio Unesco verrebbe valorizzata un'intera cultura nazionale legata al nostro modo di concepire il cibo”.