Stasera 12 luglio 2024 al Parco del Pescatore di Caorle alle ore 21.30 ci sarà il concerto di Fulminacci per lanciare il suo nuovo album "Infinito+1".
Nell'attesa, ha lasciato alcune dichiarazioni interessanti sul suo nuovo album e sul suo nuovo tour.
"Puoi darci qualche curiosità sull'album 'Infinito+1'?"
"Infinito
+1 è stato per me il primo album scritto sapendo che questo è il
mio lavoro. Il titolo nasce dal classico battibecco di quando si è
piccoli, in cui per vincere al gioco “del numero più grande”, a
chi rispondeva con “infinito”, qualcuno ribatteva con “infinito
+1”. Questo per dire che in sé l’essere umano ha la necessità
di costruire delle gabbie, anche quando si trova davanti
all’indefinitezza totale. È un paradosso, dato che lotta
quotidianamente per la libertà. È come se avesse un bisogno
inconscio di stabilire dei limiti che permettano di dire: “Questa
cosa è enorme, ma è questa cosa qui”. Un’esigenza innata di
controllare l’incontrollabile" risponde Fulminacci.
"Puoi anche parlarci meglio anche del video del brano '+1'?"
"Essendo
la canzone molto diretta, volevo raccontare anche visivamente
qualcosa che fosse chiaro a tutti, e che allo stesso tempo però
diamo per scontato, come il guardarsi negli occhi, perché prendersi
un momento, in silenzio, a osservarsi è una cosa che oramai facciamo
sempre meno. E proprio con questa canzone io voglio dire che
le cose o le chiami così com’è stato deciso oppure alla fine è
inutile, perché se cerchi altri modi puoi rischiare poi di perdere
il significato originale, quindi tanto vale mettere da parte la
voglia di essere originali e semplicemente limitarsi a dire quello
che si ha dentro".
"Cosa ti auguri per questo tuo nuovo tour?"
"Il tour estivo mi auguro
che sia molto divertente, com’è stato divertente quello invernale.
Sicuramente, essendo un tour all’aperto, qualcosa cambierà.
Abbiamo fatto delle piccole modifiche per gli stoici che sono venuti
già a vedere il tour nei club, per non dargli esattamente lo stesso
spettacolo. Non vedo l’ora di vedere le reazioni del pubblico. Ci
sono delle cose che funzionano bene nel buio di un club e altre cose
che invece che valorizzano il fatto che ci si trovi sotto il cielo,
anche esteticamente. Poi ci saranno delle piccole modifiche di
scaletta, dei brani che non facevamo prima. Può essere divertente
per me e per la band fare un piccolo cambio di repertorio, ma anche
per le persone che torneranno, che potranno ascoltare brani che non
hanno ascoltato durante il tour invernale".
"Hai un legame particolare con la regione Veneto, e perchè?"
"Io sono molto legato al Veneto, perchè un mio carissimo amico è veneto, quindi ogni volta che torno mi sento a casa, soprattutto grazie alla musicalità che quel dialetto ha per me".