Per ricordare i 72 cittadini di Cesarolo che caddero nel corso della Grande Guerra, l’Amministrazione comunale di San Michele al Tagliamento domenica 8 marzo organizza una cerimonia sobria assieme al Consiglio comunale e alle Associazioni Combattentistiche territoriali davanti al Monumento dedicato e realizzato nel 1921. La sua storia è importante e porta con sè una sorta di primato a livello nazionale: fu tra i primi ad essere stati eretti in Italia. “Vanno ricordate tutte queste persone che hanno combattuto per lasciarci un Paese libero e democratico” ha sottolineato il sindaco Codognotto.
La voglia di realizzare questa opera iniziò nel settembre 1919 quando nacque un Comitato per l’erezione del Monumento ai Caduti in guerra presieduto dal parroco don Forgiarini (sottoufficiale degli Alpini in congedo) e formato dai più influenti ex combattenti di Cesarolo.
Il Comitato produsse il 14 ottobre 1919 un documento, il cui destinatario era il deputato Amedeo Sandrini, in cui si chiedeva di perorare la causa per la costruzione di un monumento dedicato agli abitanti di Cesarolo defunti durante il conflitto attraverso “una istanza presso il R. Ministero degli Interni”. La richiesta portata avanti dall’Onorevole Sandrini andò a buon fine: da subito iniziarono i lavori e la contemporanea raccolta fondi attraverso donazioni e una Pesca Benefica pro erigendo-Monumento. L’opera, in pietra d’Istria, venne commissionata al rinomato scultore latisanese Francesco Ellero, già autore di alcuni altari all’interno della chiesa parrocchiale cesarolese, che la portò a compimento in brevissimo tempo. Il monumento venne inaugurato il 21 febbraio 1921, il secondo lunedì di Quaresima.
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