Una violenta ondata di maltempo ha colpito nella notte del 10 settembre il Veneto orientale, provocando gravi disagi in diverse località costiere. Tra le 2 e le 6 del mattino, un nubifragio ha scaricato ben 122 mm di pioggia su San Michele al Tagliamento, Bibione, Porto Santa Margherita e Caorle, rendendo molte strade impraticabili e causando allagamenti in numerose abitazioni private.
Sul posto sono immediatamente intervenuti i Vigili del Fuoco e i volontari della Protezione Civile del Veneto, al fianco dei tecnici comunali, per fronteggiare l’emergenza e avviare le operazioni di messa in sicurezza.
Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha espresso gratitudine per il lavoro incessante dei soccorritori: “Ringrazio tutti gli uomini della nostra Protezione Civile e dei Vigili del Fuoco che stanno operando da stanotte per riportare la situazione alla normalità.”
Particolarmente colpita Bibione, dove l’Assessore regionale alla Protezione Civile, Gianpaolo Bottacin, si è recato personalmente per monitorare la situazione.
“Sono caduti 245 millimetri di pioggia in pochissimo tempo, un quantitativo eccezionale che ha causato numerosi problemi e disagi,” ha dichiarato Bottacin.
Per far fronte all’emergenza, sono state attivate sei pompe ad alta capacità — due dei Vigili del Fuoco e quattro della Protezione Civile — per ridurre il livello dell’acqua. Oltre 60 scantinati e garage risultano allagati, e numerose squadre di volontari sono al lavoro con pompe più piccole per intervenire nelle abitazioni.
Nonostante la situazione critica, Bibione ospita ancora molti turisti, e le operazioni di ripristino vengono condotte con la massima rapidità per garantire sicurezza e normalità. Bottacin ha confermato il costante coordinamento con il Comune, la Città Metropolitana di Venezia e la direzione dei Vigili del Fuoco.