(Prima parte) Portogruaro.Net avvicina il sindaco di Caorle, Luciano Striuli, per un’intervista esclusiva sui suoi primi nove mesi di attività amministrativa. Si parte dunque dalla tanto discussa imposta di soggiorno, sospinta all’applicazione in loco da parte della Giunta Striuli ma fortemente osteggiata dagli albergatori. «Siamo convinti – dice Striuli – che sia la strada più giusta per dare slancio al turismo e alla promozione della città di Caorle. Tempo fa ci era stato proposto di mettere in funzione l’imposta di scopo, ma questa andrebbe a gravare sulle tasche dei cittadini e quindi non è assolutamente praticabile. L’imposta di soggiorno, al contrario, è una piccola tassa che viene applicata ai turisti (0,30 o 0,50 centesimi di euro a testa, ndr), i quali ricevono in cambio più eventi e manifestazioni, più attenzione e cura della città e più servizi, utili ovviamente anche alla cittadinanza di Caorle».
Servizi sociali e pesca
«Fin dal primo giorno di attività amministrativa, abbiamo dato grande rilievo al sociale». Il Primo Cittadino Striuli apre dunque il “file” dedicato ai servizi sociali, inquadrando la situazione nel comune dell’Alto Adriatico. «Stiamo mettendo in campo una politica di sostegno alle famiglie – avverte –, purtroppo oggi la situazione è molto critica. A fronte di una richiesta di 150 abitazioni popolari, per esempio, attualmente il Comune è in grado di fornirne al massimo 8 o 9». Striuli parla poi della realizzazione dell’hospice a Duna Verde: «Le basi burocratiche sono state avviate – spiega –, siamo certi che diventerà un hospice d’avanguardia, capace di ospitare malati terminali, malati d’alzheimer o altri casi gravi». L’intervista vira poi a parlare della pesca, un fattore che a Caorle è di primaria importanza. «Stiamo ultimando il mercato ittico all’ingresso della città – riferisce Striuli –; presto verrà emanato il bando per il completamento. Sarà il nostro fiore all’occhiello, darà un po’ di ossigeno ai nostri pescatori e darà la possibilità ai turisti di comprare il pescato fresco di giornata. La pesca deve tornare a essere il nostro cavallo di battaglia, primeggiando ed evocando il nome di Caorle oltre i confini comunali».
Giulio Serra