Per poter fare un primo bilancio politico del 2012 con il sindaco di Gruaro, Giacomo Gasparotto, non possiamo non partire dal contestualizzare il Comune veneziano all’interno della generale situazione del Paese. «Oggi parlare di bilancio è molto difficile – esordisce il Primo Cittadino –, la situazione degli enti locali è drammatica. Basta citare due semplici dati di casa nostra: noi quest’anno abbiamo dato allo Stato 500mila euro di IMU, in cambio ne abbiamo ricevuti 520mila. Ditemi voi se questa non è una follia! Ci sono stati tagliati servizi per 30mila euro, nel 2013 la sforbiciata porterà via altri 60mila euro e nel 2014 altri 60mila. Siamo di fatto commissariati, non c’è altro da aggiungere».

Le opere realizzate nel 2012
In un contesto così difficile, il solo parlare di opere pubbliche cantierate o realizzate nell’anno che si sta per chiudere appare già di per sé una vera impresa. «Esatto – conferma il sindaco Gasparotto – noi, quest’anno, in pratica, abbiamo chiuso i lavori della casa di riposo e fatto opere per 700mila euro di miglioramento urbano e di riqualificazione. Stop». Una piccola boccata d’ossigeno, tuttavia, potrebbe arrivare dal fondo per le Aree di Confine, in arrivo in questi giorni. Si tratta di 800mila euro da destinare ad opere di rilievo paesaggistico e territoriale. «Se non andrà a ricadere anche questo sul Patto di Stabilità – dice Gasparotto – contiamo di usarlo per realizzare un parco di un ettaro nei pressi della Casa di Riposo, così da creare una vera e propria cittadella della salute, con medici, farmacia, punto prelievi e mensa».

A Gruaro la crisi mangia posti di lavoro
«Oggi come oggi – spiega Gasparotto – nessuno pensa più positivo se guarda al futuro. Nei nostri lavoratori, soprattutto imprenditori e commercianti, resiste una sfiducia che preoccupa e non poco. Noi, per fortuna, abbiamo delle grandi aziende come Oikos, OCM, Officine Meccaniche e Atena che assorbono quasi 500 addetti, ma la crisi ha mangiato posti di lavoro alla Sportarredo, per non parlare del settore del tessile, che ha chiuso i battenti da diverso tempo». Oggi a Gruaro ci sono all’incirca 40 lavoratori in cassa integrazione, oltre a moltissimi giovani in cerca del primo impiego: «Altro che giovani schizzinosi come dice il ministro Fornero – ribatte Gasparotto –, io intorno a me vedo tantissimi giovani pieni di buona volontà e di idee, desiderosi di lavorare, anche con impieghi che non sono strettamente affini al loro precedente percorso di studi o di lavoro».

Guardando al prossimo futuro
Note positive, tuttavia, qua e là ancora si trovano. Tanto per dirne una, dal 2000 ad oggi il Comune di Gruaro ha avuto un sensibile incremento di residenti, oggi arrivati a 2.880 unità. Un’altra sta nel fatto che fra tirate di cinghia da una parte e tirate di cinghia dall’altra, il bilancio economico del 2012 si chiuderà con un sostanziale pareggio, apponendo così le parole “in - salute” alla situazione generale del Comune. «Entro la fine dell’anno, poi, - aggiunge Gasparotto – dovremo definire quali funzioni (tre in tutto, ndr) far confluire in gestione con altri enti locali del territorio. La prima, già in funzione con Concordia, Teglio e Fossalta, è quella riferita alla Polizia Municipale. Le altre due, a meno di ripensamenti dell’ultima ora, dovrebbero essere Protezione Civile e Catasto».

Giulio Serra