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Latisana: un ponte tra passato e futuro
Da fiorente porto fluviale in epoca medievale a epicentro regionale e nazionale per l’elaborazione di progetti innovativi

Latisana, comune di circa 14.000 abitanti situato in provincia di Udine, si sviluppa a ridosso del bacino fluviale del Tagliamento che fa da spartiacque tra le regioni del Veneto e Friuli. Sorge in una posizione strategica, legata all’importanza che ha ricoperto il fiume Tagliamento come via di comunicazione nel corso dei secoli.
Il toponimo trae origine dall’antico romano mutatio, ossia stazione di posta (luogo di cambio cavalli e ricovero viaggiatori) chiamata Apicilia, che si trovava sulla Via Annia, nel tratto di collegamento tra Concordia Sagittaria e Aquileia. Questa notizia si ricava da un documento datato 333, nel quale un pellegrino di Aquitania annota tutte le località che incontra nel suo pellegrinaggio a Gerusalemme. La prima attestazione ufficiale è contenuta in un documento del 1072, in cui si cita il cavaliere Marquardo di Latisana come facente parte del corteo al seguito del patriarca di Aquileia e del vescovo di Concordia alla cerimonia di inaugurazione della chiesa dell’abbazia benedettina di Salisburgo. Durante il medioevo si sviluppa quale importante porto fluviale, come si evince dalla denominazione Portus Latisanae in un documento del 1118. Posto sotto la nominale sovranità del patriarca di Aquileia, il centro si sviluppa come libera comunità mercantile godendo di una certa autonomia: diventa snodo cruciale per il commercio del sale proveniente dal ravennate e diretto verso l’entroterra e l’Istria e per il commercio di vino e il trasporto fluviale di legname dalla Carnia verso Venezia.

Nel XIII secolo sono frequenti i contrasti tra il patriarcato e i conti di Gorizia, decisi a imporre la propria influenza economica sul fiorente porto. La contesa trova composizione solo nel 1245, quando sotto gli auspici dell’imperatore Federico II viene ratificata la sovranità dei goriziani su Latisana. A partire dal 1430, con la dominazione veneta, il feudo latisanese subisce una serie di passaggi di proprietà tra i patrizi veneziani (Vendramin, Barbarigo e Mocenigo). Con la decadenza della Serenissima nel corso del ’700 il porto perde la sua importanza economica e strategica; dopo l’invasione delle truppe napoleoniche il trattato di Campoformido sancisce il definitivo passaggio all’Austria. Le due guerre mondiali hanno visto Latisana protagonista data la sua posizione geografica e strategica; i massicci bombardamenti della primavera 1944 hanno causato danni tali alla popolazione civile e alle opere pubbliche che il governo nel 1962 le ha affibbiato la nomina di “città mutilata di guerra”.

Il centro cittadino conserva preziose testimonianze storico-artistiche e architettoniche. Il duomo, dedicato a San Giovanni Battista, risale al ’500, ma l’attuale fisionomia è frutto di lavori di rimaneggiamento iniziati nel 1750. All’interno campeggia la pala raffigurante Il battesimo di Cristo di Paolo Caliari detto il Veronese. La chiesa della Beata Vergine delle Grazie sorge in epoca rinascimentale in prossimità di uno scalo del porto in località Sabbionera. Accanto a queste costruzioni architettoniche si innestano nel tessuto urbano edifici di culto di recente costruzione.
La collocazione geografica, in prossimità delle località di Lignano e Bibione, fa di Latisana il maggiore centro commerciale della Bassa Friulana, il crocevia dei flussi turistici diretti nei principali centri balneari. La località si innesta in corrispondenza di importanti assi viari, l’autostrada A4, la strada statale 354 e la stradale statale 14 (Triestina). Ma non gode solo di un turismo “di riflesso”, derivato dalla vicinanza delle spiagge di Lignano. Il contesto naturale in cui si inserisce Latisana si distingue per la sua varietà, che contempla le risorgive, la laguna di Marano, il bacino dello Stella, il litorale marino, le zone prettamente rurali: il risultato è una vocazione turistica che nasce dalla valorizzazione dell’ambiente naturale. Fino dagli anni ’80 la città ha saputo sviluppare un turismo basato sulla nautica da diporto. La darsena di Latisana Marittima mette a disposizione 2500 posti barca e offre una serie di servizi a terra (cantieri di rimessa, riparazione, meccanica e carpenteria). Senza dimenticare poi le numerose manifestazioni (Premio Internazionale Bricola d'Oro, fiera Nautilia) legate al settore della nautica. Si è raggiunto l’obiettivo di ampliare l’offerta in modo da catturare le esigenze di un turismo naturalistico ed enogastronomico, attratto dalla conoscenza del territorio e delle tipicità locali. La presenza di un’imprenditoria dinamica che si è affermata in settori quali l’agricoltura, la vinificazione e l’agriturismo è l’elemento fondante su cui poggia la proposta turistica del comprensorio latisanese.

Settori trainanti dell’economia sono quelli relativi ai servizi e alla piccola impresa. Latisana costituisce un centro di elaborazione di idee all’avanguardia, un’economia efficiente e attenta alle problematiche dell’ambiente. Già negli anni ’90 la manifestazione “Ruote verdi ruote pulite”, incentrata sull’idea del veicolo elettrico, ha lanciato un ponte sul futuro, accrescendo la sensibilità per la ricerca di carburanti più puliti e il miglioramento della qualità di vita delle future generazioni. Grazie all’esempio fornito da Latisana, nel ’95 la Regione vara una legge per la promozione e diffusione di veicoli elettrici e a ridotte emissioni inquinanti. Nello stesso anno nasce la società Energie Pulite 2000 con lo scopo di studiare l’utilizzo delle biomasse. Il comune friulano diviene nel giro di pochi anni centro regionale e nazionale per la promozione e produzione energetica di fonti rinnovabili. Sempre negli stessi anni si segnalano la realizzazione di un impianto di fitodepurazione nella frazione di Bevazzana e vari interventi di rimboschimento lungo le sponde del Tagliamento. Costante è stato l’impegno delle amministrazioni nell’investimento in progetti rispettosi dell’ambiente, basati soprattutto su sistemi innovativi applicabili alle piccole e medie imprese di tutta l’area.


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