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Annotazioni
Atomica ed energia alternativa
05-09-2012: Ma no anche agli inceneritori

Chi umilmente scrive queste note si trova in imbarazzo sui grandi quesiti che si affrontano oggi in Italia: uno fra i tanti quello dell’energia alternativa. L’uomo della strada non può avere la competenza scientifica di chi quei problemi affronta in maniera professionale. E’ poi da aggiungere che alle difficoltà degli stessi scienziati, ad esempio quelli atomici, nell’affrontare realtà in continua evoluzione (non solo nel bene), si aggiunge la scandalosa “vendita” di idee al migliore offerente o le omissioni e a volte bugie stesse rese “necessarie” dalla politica.

Sembra che in passato qualche politico abbia proposto che la “mazzetta” fosse legale e avesse una specifica legislazione. In Italia le farneticazioni sono di moda. Si sono accorti poi che non ce n’era bisogno. Il problema della dilagante corruzione è una realtà talmente inserita in tutti i gangli della vita pubblica, che anche il semplice cittadino, senza speciale preparazione, scopre ogni giorno che esperti, periti, scienziati danno risposte esattamente contrarie sugli stessi problemi: quelli giuridici, civili e penali, sull’opportunità di costruire oppure no in un determinato territorio, se certe impronte c’erano o non c’erano. Non vince chi ha ragione, ma l’avvocato più bravo, o l’uso dei soldi in qualche altra maniera.

Sofisti in ritardo? Colti e “studiati” opportunisti prezzolati dai grandi capitali, il cui volto è sconosciuto dagli uomini della strada, dalle casalinghe, dagli stradini, dagli insegnanti, dalle serve, dagli artigiani, dagli operai di ogni genere, dai pochi contadini rimasti, dai pastori della Sardegna, da chi veramente “sostiene” la storia, stiracchiata da una parte e dall’altra dagli avvoltoi dei vari Palazzi: Comuni, Province, Regioni, Stato. Errata corrige: oggi si parla di “province regionali”. Per cui si intende anche prendere in giro chi lavora, paga le tasse e guadagna mille euro, non “mille lire al mese”, come da vecchia canzone. La fede dei politici di mestiere e degli intrallazzatori di destra, sinistra, centro, dei responsabili e degli irresponsabili, sulla pazienza dell’uomo della strada (fino a quando?), è veramente incrollabile.

La maggioranza degli italiani è contro l’utilizzo degli impianti atomici per uso energetico. Ben venga l’energia alternativa, ma non come una nuova grande formidabile occasione per i pescecani dell’alta e bassa finanza, per accumulare ancora denaro, distruggendo l’ambiente, che è l’ultimo grande bene che ci resta o che ci restava; tra l’altro un bene di tutti, anche dei “futuri”, come prevede l’articolo 9 della Costituzione: “Tutela del paesaggio”. Lo Stato finanzia gli strumenti per la produzione di energia alternativa, energia elettrica il cui surplus è poi messo in rete ed acquistato di rigore dallo Stato. Che pacchia! A volte.

Ma cosa sta avvenendo? Il paesaggio italiano, che non è un’invenzione poetica, ma un enorme bene economico, forse il più grande, è un diritto per tutti, anche per quelli che verranno. Il paesaggio oggi viene “gabbato” dai furbetti, pochi ma ben provvisti di avvocati sofisti. Esistono leggi al riguardo?Oltre alla Costituzione? Stato, Regioni, Province regionali, Comuni, tutti legiferano: e quindi nessuno. Chi decide infatti in questi infiniti conflitti di interesse? Leggi a iosa che interferiscono una con l’altra, mentre intanto i costruttori procedono alla distruzione del “Bel Paese”. E quelli che vivono di turismo?

Poi l’energia eolica con enormi donchisciotteschi mulini che a volte, nel sud specialmente, allaga le stupende spianate o le valli incantevoli. E i pannelli solari che ricoprono enormi distese di terra vocata al frumento, centrali a biomasse che con le loro ciminiere in mezzo alle case “profumano” l’aria facendo fuggire i figli di chi li iscrive in scuole lontane. Certo, siamo contro il male maggiore: i Cernobil, le Centrali giapponesi e le Centrali alla nostra frontiera, da dove compriamo energia atomica; anche qui molti incidenti ma - ci assicurano tassativamente - senza fughe radioattive.

Ma possiamo evitare questi altri gravi mali, pur minori? Se la scienza lo vuole, ma costa. E allora tutti noi dobbiamo chiedere regole severe per tutti. Nel “villaggio” di Portogruaro ci sono molte associazioni no-profit. Pare oltre un centinaio: fra poco chiederanno, come in altre regioni italiane, l’Ulss canina. Vengano allo scoperto per chiedere, discutere, informarsi: informiamoci, chiediamo regole anche per l’eolica, la solare, quella a legna (tonnellate); chiediamo se è vero che le centrali a biomassa possono, in caso di necessità, comportarsi come gli inceneritori e bruciare, a ceppeto finito, anche i rifiuti.
Obblighiamo i nostri amministratori-padroni a fare gli interessi dei cittadini, dei portogruaresi in questo caso; solo per questo sono stati eletti. Alcuni per tanto tempo. Troppo.

E, dal “Ritratto: Andrea Zanzotto” a cura di M. Paolini e C. Mazzacurati, diciamo anche noi, con il poeta:
“Se durante la guerra c’erano i campi di sterminio, adesso siamo arrivati allo sterminio dei campi”.

Ugo Padovese

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