Abraham Lincoln sosteneva che “possiamo lamentarci perché i cespugli di rose hanno le spine, oppure, al contrario, gioire perché i cespugli spinosi hanno le rose”. Le parole del sedicesimo presidente degli Stati Uniti d’America sono un prezioso assist per inaugurare il nuovo anno (l’undicesimo di Portogruaro.Net Magazine) aprendo il sipario con il sorriso evidenziato sul volto. La nota di positività arriva infatti dai dati riferiti al 2015 (dati raccolti nell’incontro tenutosi lo scorso 15 novembre 2016 presso la Sala Caminetto della Villa Comunale di Portogruaro) che giungono in ambito “rifiuti” e che riguardano il nostro Veneto Orientale. Negli undici comuni del Portogruarese la percentuale di raccolta differenziata è oggi al 63,5%, di poco più alta rispetto alla media provinciale. Dal 2001 al 2015 la crescita è stata esponenziale e costante, con una differenziata al 20%, circa, nel 2001 fino, per l’appunto, al 63,5% di due anni fa. Questo enorme balzo in avanti dimostra sostanzialmente due cose: la prima è che il servizio è notevolmente migliorato, sia dal punto di vista operativo e sia da quello comunicativo, e la seconda guarda direttamente alla cittadinanza del Portogruarese: più attenta al riciclo, all’ambiente in generale e alla differenziazione del rifiuto nel dettaglio. Di lavoro sul campo, ovviamente, ne rimane ancora parecchio da fare. I rifiuti indifferenziati e abbandonati lungo le strade sono all’ordine del giorno e i sacchi verdi del secco riempiti di qualsivoglia tipologia di rifiuto sono la testimonianza più evidente che non è ancora tempo di abbassare la guardia.
PIÚ DIFFERENZI E PIÚ RISPARMI
Ma fare la differenziata nella raccolta dei rifiuti non è soltanto una questione di ecologia o di rispetto delle regole. È, anzi, prima di tutto, una questione economica. Le aziende incaricate della raccolta e smaltimento dei rifiuti, in accordo con le varie Amministrazioni comunali interessate, redigono infatti il PEF - Piano Economico Finanziario (preventivo e consuntivo), uno strumento fondamentale per evidenziare i costi delle varie componenti del servizio di raccolta, smaltimento e igiene urbana sul territorio, e capace, ancor più, di ricavare l’importo per la tariffa che sarà poi corrisposta dai cittadini e dalle imprese. E guardando proprio a quest’ultimo dato, è evidente come negli ultimi anni all’aumento della differenziata sia corrisposto un abbassamento dei costi sostenuti negli undici comuni del nostro Veneto Orientale.
I NOSTRI COMUNI
Secondo i dati che ci arrivano dalla Regione Veneto, nel 2014 i rifiuti pro-capite prodotti nell’arco dei dodici mesi sono stati 455 Kg. A livello provinciale sono stati 564 Kg. L’obiettivo per il 2020 è di portarli ai 420 Kg. In percentuale, poi, a livello regionale nel 2014 la raccolta differenziata è stata del 65,3%, mentre quella provinciale è stata del 58,7%. L’obiettivo per il 2020 è del 76,0%. Ma avvicinando lo sguardo ai Comuni del nostro comprensorio, rispetto alle medie sopracitate, noi siamo messi meglio o peggio? È presto detto! Vediamone alcuni (fonte: www.ricicloni.it). Classifica 2015: Annone Veneto 78,6% RD (Raccolta Differenziata), in miglioramento di due punti rispetto al 2014; Cinto Caomaggiore 81,4% RD, tra i migliori a livello provinciale; Concordia Sagittaria 76,5% RD, in media con gli ultimi cinque anni; San Stino di Livenza 78,2% RD, anch’esso in media con la tendenza dal 2012 in avanti; Portogruaro 74,9% RD, in leggera diminuzione rispetto al 2014. Come si evince dai dati, è evidente quanto il nostro territorio abbia a cuore la differenziata e quanto sia importante il lavoro fatto (e da continuare a farsi) a livello di servizio e di comunicazione. Perché, in fin dei conti, una maggiore percentuale di raccolta differenziata porta guadagni al territorio in termini di salute e alle nostre tasche in termini di soldi risparmiati. Un bel modo, insomma, per sorridere e per inauguare al meglio questo nuovo anno; che sia portatore di altre belle notizie a cui dar risalto e sostanza.
Tratto da: Portogruaro.Net Magazine gennaio/febbraio 2017