Corre a perdifiato per i boschi leggera e veloce come un’ amazzone. Si nasconde in rocciosi anfratti giocando con gazzelle e cerbiatti come Shulamit figlia di Gerusalemme promessa a re Salomone alla ricerca del suo amato. Eccola la mia Annalisa. Scende le scale di casa mentre la città dorme ancora sotto la coltre del buio. “Vieni, mia bella, vieni con me fino alla spiaggia mentre i nostri piedi disegnano sulla sabbia impronte bianche di luna. Le crudeli Parche che da sempre intrecciano i fili del destino degli uomini. hanno voluto che il nostro fosse uguale a quello di quei due giovani assetati d’eternità dipinti su quell’urna greca, inviolata sposa del tempo e della quiete, cantata da John Keats. Io, audace amante, non potrò mai donarti tutto me stesso e tu, sparirai per sempre nell’aura del ricordo. La sera di mercoledì 2 luglio, alle ore 21.00, sotto l’ombra d’una Croce, il delicato tocco della giovanissima pianista olandese Gile Bae, fa fiorire i capolavori d’armonia, della Gavotta e 6 Double di Jean Philippe Rameau e della Sonata in si minore op. 40 di Muzio Clementi, incastonati, come diamanti preziosi tra le perle delle Variations Serieuses op. 54 di Felix Mendelssohn Bartholdy, della Ballata n°4 in fa minore, op.52 e del Rondò in mi bemolle maggiore, op. 16 di Fryedryk Chopin. In occasione del Concerto in suffragio di Annalisa, sorella del noto imprenditore Matteo Marzotto, il pubblico ha potuto gustare, in un puro abbandono di se stesso, un recital pianistico pieno di raffinatezza ed eleganza. E mentre la pace scende sulla Chiesa di San Luigi, in una luce chiara e soffusa, le note tracciano con dolce passionalità, i contorni del volto della ragazza come un disegno a carboncino.
Calliope
(Elena Toffoletto)