Londra, 2 Ottobre 1872. Il signor Fogg, un nobile londinese, è un uomo dal carattere così abitudinario da decidere di licenziare il suo fedele maggiordomo perché colpevole di avergli preparato l’acqua per la toilette del mattino a ventinove gradi invece che a ventotto. Il nuovo servitore, un giovane francese di nome Passepartout, si rivela davvero affettuoso nei confronti del padrone. Un giorno, durante una discussione tra amici, Fogg decide di lanciarsi in una scommessa senza precedenti: compiere il giro del mondo in 80 giorni a bordo di una mongolfiera, accompagnato dal suo fedele compagno. I due avrebbero lasciato la città la sera stessa alle ore 20.45 per rientrare sabato 21 dicembre alla stessa ora.
La trama del noto romanzo dal titolo Il giro del mondo in 80 giorni di Jules Verne, opportunamente adattata dal regista Alex Campagner, ha dato vita a un saggio degli allievi della Scuola di musica e della Scuola di Teatro della Fondazione Musicale Santa Cecilia. Un debutto di successo per la Scuola di Teatro che, nata nel gennaio di quest’anno con la docenza di Alex Campagner, è rivolta a bambini dai 6 agli 11 anni con lo scopo di avvicinare i bambini al teatro attraverso un’esperienza giocosa e divertente. L’avventuroso viaggio dei due protagonisti tra Inghilterra, Italia, Russia, Africa e Cina fino all’incontro con i “temuti” indiani d’America, (i quali liberano Passepartout solo dopo aver assistito alla divertentissima danza della pioggia di Mr. Fogg) è stato accompagnato dalle musiche eseguite da numerosi ensemble: la miniband diretta da Silvia Migotto, l’Ensemble di arpe diretto da Nicoletta Sanzin, l’Ensemble di archi diretto da Valentina Danelon, il quartetto di chitarre della classe di Gianni Cuzzolin e l’Ensemble di trombe diretto da Giovanni Vello.
I giovani attori e musicisti, come i protagonisti dell’opera letteraria di Verne, hanno affrontato una vera e propria sfida poiché hanno provato ad unire, direi con successo, due espressioni artistiche con caratteristiche diverse ma del tutto complementari: la musica e il teatro. Gli applausi del pubblico in sala hanno meritatamente premiato le loro fatiche.
Elena Toffoletto