Non è certamente nata con la camicia quella che sta per diventare, in maniera definitiva, la più grande infrastruttura di Portogruaro: la variante alla strada statale n. 14, meglio conosciuta come Tangenziale Nord.
L’idea nacque all’interno del Covenor (Consorzio dei Comuni del Veneto Orientale) agli inizi degli anni Settanta; il progetto generale della Traversa Nord di Portogruaro fu approvato in data 20 ottobre 1972 dall’Amministrazione dell’Anas. Il distendersi del nastro d’asfalto alla periferia di Portogruaro si è poi svolto con la velocità di una lumaca, con lunghe pause, difficoltà tecniche, burocratiche e finanziarie.
Tutto ciò spiega il ritardo della sua completa realizzazione, bloccata di nuovo a febbraio dell’anno in corso, ancora con circa tre chilometri e mezzo di manto da completare, per giungere nella zona terminale: la statale 14 alla periferia di Fossalta di Portogruaro.
Il fermo dei lavori è stato imposto dalla Prefettura di Roma all’impresa appaltatrice con “Ordinanza interdettiva” antimafia. L’impresa si è appellata al Tar, innescando un nuovo grave ritardo per gli ultimi tre chilometri e mezzo. Che a scriverli paiono pochi ma che comprendono tra l’altro lo scavalcamento in viadotto, lungo circa 250 metri, della rotatoria di svincolo con la 251 in viale Pordenone. Il progetto generale era stato suggerito dalla necessità di superare un gap infrastrutturale che costituiva notevole freno alla crescita del territorio e del suo sistema produttivo.
Lunga circa nove chilometri, la Tangenziale prende l’avvio dalla statale 14 (detta anche Triestina) a Levada, all’altezza dell’area industriale e dell’interporto nei pressi di Mazzolada; il primo tratto è intitolato a Enrico Mattei; quindi scavalca con un viadotto il fiume Reghena e le linee ferroviarie Venezia-Trieste, e la Treviso-Portogruaro, collegando la statale 14 con la strada regionale n. 53 Postumia e la provinciale 251 di viale Pordenone, sorpassandola con un viadotto. Si raccorda con la strada statale 463 del ‘Tagliamento’ e si inserisce all’interno di aree fortemente urbanizzate, consentendo di decongestionare la viabilità all’interno del Comune di Portogruaro e migliorando i collegamenti con il sistema autostradale: A4 Venezia-Trieste e A28 Portogruaro-Godega di S. Urbano. La Tangenziale (costo 90 milioni di euro) permetterà di liberare il centro storico da tutto il transito “passivo”, aprendo nuove prospettive per l’economia portogruarese. L’Anas ha svolto un lavoro formidabile, ma è doveroso segnalare anche l’impegno notevole e costante del sindaco Antonio Bertoncello e del gruppo tecnico del Comune, per sbloccare i lavori, più volte interrotti, per motivi finanziari e burocratici. Dopo quarant’anni di attesa, rinviata ancora l’inaugurazione per quest’ultima “informativa interdettiva” antimafia della Prefettura di Roma all’impresa costruttrice.
“Questo – ha commentato Bertoncello – è un ulteriore ritardo non previsto, ma ci auguriamo che con le risorse a disposizione e i progetti definitivi i lavori ripartano nel più breve tempo possibile”.
Le ultime notizie: è previsto un nuovo bando per l’aggiudicazione degli ultimi lavori. Il ritardo sarà quindi ancora di parecchi mesi.
Ugo Padovese
(immagini di Fotoreporter - Portogruaro)