“Signore e signori, buonasera. Sono davvero onorata di vedervi così numerosi in questo pomeriggio di gennaio. Sono passati ormai molti anni da quando, nel lontano 1977, ho fondato la mia compagnia. E così, in questo tempo per noi ricco di bilanci e soddisfazioni ci è sembrato doveroso rendere omaggio ad un compositore come Tchaikovski che molto ha donato al mondo della musica e del balletto”. Parla con fierezza Liliana Cosi mentre, con un velo di commozione nella voce, illustra al pubblico lo spettacolo proposto dai suoi ballerini. Un attimo dopo, le maestose note del Concerto n°1 per pianoforte e orchestra riempiono la sala. È un’indissolubile danza di discreti passi e graziosi sguardi l’incontro tra l’Oscura Notte e l’Aurora di rosa vestita. Un incontro che, ad un tratto, sembra farsi quasi violento nel segno d’ una Notte che par non rassegnarsi ad abbandonar l’abbraccio d’una timida Alba che avanza inesorabile sotto il rapido incalzare del Tempo. Ma ecco, che in un attimo tutto si dissolve. Rimangono soltanto in due a danzar con eleganza il famoso passo a due tratto dal secondo atto dello Schiaccianoci. Ed allo spettator attento, basta sentire il trillo di mille campanelli d’argento per essere trasportato nel magico Regno di Clara e del suo Principe. Poi quel giardino e quel balcone dove Romeo e Giulietta si erano giurati eterno amore. Ora la fanciulla è lì distesa su un letto circondata da pareti grigie di morte. Mercuzio e Tebaldo giacciono accanto a lei gelidi ed inerti. Romeo giunge da Mantova trafelato e scuro in volto. In un angolo scorge il mantello dell’amata. Lentamente lo raccoglie e lo accosta al petto. Tra le pieghe della seta sente ancora il suo profumo. Senz’indugio alcuno, percorre i pochi passi che lo separano dal suo letto illuminato appena dalla fioca luce di una candela e ascolta il suo cuore ormai muto. Si guarda intorno, poi guarda verso la platea come per trovare la forza per compiere quell’ultimo disperato gesto. Poche gocce trangugiate da quell’ampolla dorata e di lui non resta che un volto pallido ed esangue. Giulietta si risveglia e accarezza il volto dell’amato. È freddo. La morte era giunta a lui come una ladra per stender la sua terrea ombra sui suoi occhi. Lo bacia delicatamente sulle labbra. Forse quelle ultime gocce di veleno basteranno per ricongiunger finalmente la sua anima a quella di Romeo. Ma della pozion che dona l’eterna pace alle membra stanche di vivere, ormai, non è rimasto più nulla. Solo la lama di un pugnale, ora, può placare il suo dolore. Allora, con cieca determinazione, Giulietta afferra l’arma della sua vendetta e, senza alcun gemito, si squarcia il petto lasciandosi cadere al suo fianco. Sotto luci rosse come fuoco, infine, la Vita e il Destino si sfidano in uno dei più feroci duelli che caratterizzano l’esistenza umana. Ed è il Destino ad avere la meglio tenendo fra le braccia, come un trofeo, la Vita assassinata dalla nera indifferenza degli uomini così come la Madre stringe a sè il Figlio… Concerto n°1, Schiaccianoci, Romeo e Giulietta, Patetica. Domenica 25 gennaio 2015 alle ore 17.00 al Teatro Russolo, la Compagnia Balletto Classico Liliana Cosi- Marinel Stefanescu celebra il genio di Tchaicovski con quattro eleganti coreografie tratte dalle sue opere più amate. Un felice connubio tra genere neo- classico, danza accademica e profonda libertà creativa per una pièce dove la danza diviene davvero l’arte di tutti.
Calliope
(Elena Toffoletto)