A Ludwig
Mio angelo, mio tutto, mio alter ego.
Le Sinfonie sono la voce della tua anima. Ascoltandole dal vivo ho imparato a conoscerti e ad amarti. Per questo ho promesso a me stessa che per nulla al mondo sarei mancata quella sera, la sera dell’11 settembre 2013 alle ore 21.00 quando, in occasione della conclusione della 31esima edizione del Festival Internazionale di Musica a Portogruaro, la FVG Mitteleuropa Orchestra, diretta dal M° Enrico Bronzi, avrebbe eseguito la Tua Sinfonia n°9 in re minore op. 125 conosciuta anche come Corale. E così è stato. Mentre gli spettatori si accomodano sulle comode poltrone del Teatro Russolo, tu non smetti di osservarli con quel tuo caratteristico cipiglio che sembra sempre rivolgere il pensiero ad Altro, ad un misterioso e sublime Altrove. Nel buio della sala, la platea viene avvolta da una colorata musica d’archi e le dita di Filippo Gamba (pianoforte) volano leggere sulla tastiera eseguendo, insieme ad una smagliante orchestra con trombe, clarinetti e timpani, il Concerto n°1 in do maggiore per pianoforte e orchestra op. 15. Ma i cuori e le orecchie sono tutti per lei, la Tua Nona. Le prime due note gravi e profonde ripetute tre volte paiono un utero accogliente per la Gioia quella Gioia che vorresti trovare gustare e amare. Ma lei fugge, come un’amazzone che sfreccia a cavallo per i boschi. Tu, però, non ti rassegni e la insegui a perdifiato. Dopo un’estenuante corsa la raggiungi e lei, come una bimba, gioca a nascondino con te. Sparisce e riappare, come d’incanto, mentre ti chiedi se sia proprio lei la Gioia che avevi tanto desiderato. Eccola, finalmente! Ora è donna, la Tua Gioia. È vestita di bianco e adorna di fiori come una sposa. Fa capolino dalla porta della sala mentre un lieve rossore le tinge le guance. Fai qualche passo verso di lei e, pieno di meraviglia, ti inchini profondamente come un cavaliere perdutamente innamorato della sua dama. Le dai il braccio e la accompagni sul palcoscenico. I recitativi per violoncelli e contrabbassi introducono il canto che hai composto per Lei musicando il testo scritto dal tuo amico Friedrich Schiller ed il Coro del Friuli Venezia Giulia, diretto dal M° Cristiano dell’Oste, la onora con la potente ed espressiva forza delle voci. Gioia bella scintilla degli dei,/ figlia dell’Elisio,/ ebbri e ardenti noi entriamo, creatura celeste, nel tuo santuario!/ (…) Tutti gli uomini saranno fratelli dove la tua dolce ala freme./ Abbracciatevi moltitudini!/ Un bacio al mondo intero (…) / Fratelli! Sopra il cielo stellato/ deve abitare un padre affettuoso/ (…) Non vi prostrate moltitudini?/ Non senti la presenza del Creatore, Mondo?/ Cercalo oltre il cielo stellato!/ Sopra le stelle deve abitare. È il tuo trionfo la Nona, caro Ludwig. È il tuo trionfo contro un ineluttabile destino di desolata solitudine e muto abbandono. È un inno alla Vita, all’Amore e alla Libertà più piena e pura. Uno slancio dello Spirito verso l’Infinito. Un’ode alla Creazione, al suo Creatore e alla Musica che non ti ha mai tradito nonostante le orecchie fossero ormai inutili per te. Dopo un attimo di profondo silenzio, il pubblico si alza in piedi e ti saluta con un fiume di applausi e, forse, anche con qualche lacrima mentre l’espressione del tuo volto, disegnata su quel busto di marmo posto sul palco, sembra mutare in un sorriso compiaciuto e colmo di riconoscenza verso quanti hanno saputo ascoltarti ed accoglierti.
Per tutte le emozioni e la Gioia che hai saputo donarci, Ludwig mio carissimo,
Grazie di cuore!
Con affetto e gratitudine
Elena
E.T.