La parola di Dio si fa canto con le chiare ed armoniche voci degli ottanta componenti del Leeds Festival Chorus, accompagnato al pianoforte dal M° Marjorie Hodlin, diretto dal M° Simon Wright e presentato da Alessandro Taverna, giovane pianista di fama internazionale, originario di Caorle, il 23 agosto alle ore 21.00, in occasione del 975° anniversario della dedicazione della Cattedrale di Santo Stefano a Caorle.
La gioia scende copiosa, luminosa e liberante sugli spettatori che affollano il duomo quando l'ensemble corale, fondato nel 1858, nella ridente cittadina di Leeds, nel nord dell'Inghilterra, intona And the Glory of the Lord dal Messiah il più famoso oratorio di Georg Friedrich Handel al quale seguono il Locus iste e l'Ave Maria del compositore austriaco Anton Bruckner, e quattro composizioni, il Kyrie, il Sanctus, il Benedictus e l'Agnus Dei dalla Messa a 4 voci dell'organista britannico William Byrd, cantore della Cappella Reale inglese al tempo di Maria Tudor. Nella quiete di un chiostro vicino all'Abbazia di Westminster riposa Henry Purcell uno dei più noti compositori di musica barocca del 1600 e non è difficile immaginare, durante l'esecuzione di Thou knowest Lord ed Hear my preyer, un' ordinata e composta processione attorno alla sua tomba che è l'unica a non essere calpestata durante le celebrazioni religiose. O ancora si può pensare ad monaco ortodosso dalla lunga barba bianca che invita i suoi fedeli alla preghiera con la dolce fermezza di un padre saggio che molto ha visto e sofferto ascoltando con commozione alcuni brani come Priidite poklonimsya (Venite adoriamo), Blazhen muzh (Beato l'uomo), Bogoroditse Devo (Rallegrati o Vergine) e Vzbrannoy voyevode (O Regina vittoriosa), dal capolavoro polifonico dei Vespri op. 37 di Sergej Rachmaninov. A questo punto Alessandro onora una promessa fatta ai suoi amici coristi ed esegue una toccante interpretazione del Notturno op. 2 in si bemolle maggiore di Fryderych Chopin donando agli ascoltatori un momento di intensa e rara poesia, Il concerto prosegue con The lamb (l'Agnello) una popolare canzone natalizia composta da John Taverner sul testo di uno dei componimenti più famosi del poeta romantico William Blake e con i gradevoli ritmi dei Liebeslieder Walzer, veri e propri inni all'amore scritti da Johannes Brahms, grande estimatore di Johann Strauss. Le note solenni dell' Hallelujah di Handel riempiono la cattedrale e l'anima si apre con immensa gratitudine alla profonda intimità del mistero di Cristo presente nell'Eucaristia con l'Ave Verum di Wolfgang Amadeus Mozart. Non poteva mancare, infine, l'Isola della gioia, un affettuoso omaggio di Alessandro alla sua città. Un coro affiatato ed un repertorio ricco per una serata che ha coinvolto e allietato l'intero pubblico.
Elena Toffoletto