È bello poter scrivere di musica attraverso gli occhi di chi le melodie le suona con il cuore; oggi vi voglio parlare della band 3io. «La band nasce nel 2004 – come afferma Romolo Del Franco Natale, bassista e voce del gruppo – ma dal 2006 al 2010 ci siamo presi una pausa di riflessione. Io e Domenico Marin, batterista del gruppo, suoniamo assieme dal 1998; facevamo parte di una band metal chiamata "Sunless" (abbiamo pubblicato un cd nel 2001); in parallelo suonavamo in trio con un altro chitarrista Giovanni Dreossi, il quale a un certo punto lascia il gruppo, così noi decidiamo di chiamare Antonio Furlanetto, dato che veniva spesso a sentirci e sapeva a memoria il nostro repertorio».
Nel 2006 il 3io suona con i Mellow Mood poco prima che diventassero famosi e dopo quattro anni di insistenze da parte di amici riprendono a fare concerti, riscuotendo finora un buon riscontro dal pubblico. Inoltre per eseguire dei pezzi un po’ più elettronici, da un paio d’anni suona nel trio anche il tastierista Marco Zanon.
«Le nostre influenze musicali – spiega Romolo – riguardano artisti come The Beatles, The Rolling Stones, The Police, U2, Stevie Wonder, Jeff Beck, Bob Marley, Subsonica, Massive Attack, Rush. Da qualche mese stiamo scrivendo dei brani nostri che finiranno in un cd prima o poi. Il repertorio è frutto delle nostre influenze; proponiamo brani dei The Police, The Beatles, U2, Lenny Kravitz, The Who, Stevie Wonder, Bob Marley, Daft Punk, Massive Attack, Beastie Boys, The Prodigy. Il nostro pubblico è abbastanza eterogeneo, comprende giovani e non solo. Per esempio una cosa che ci piace fare ai nostri concerti è chiamare amici oppure gente del pubblico che non conosciamo a suonare con noi; la maggior parte delle volte ne escono delle belle jam. I concerti più belli li abbiamo fatti a Portogruaro in occasione delle manifestazioni “Fiera di Sant' Andrea”, “Terre dei Dogi in Festa” e “Città Viva”. Durante il concerto di mercoledì 17 luglio presso il bar “La Lanterna” il momento più bello è stato quando il gruppo itinerante di fiati e percussionisti i “Funkasin Street Band” si sono uniti a noi per fare un pezzo funky e ne è venuta fuori una bella jam session; speriamo di riproporla, preparando una serata con la sezione fiati, in versione rock big band».
Alessandra Sartori