Gli “Hollow Haze”, band formata nel 2003 su iniziativa di Nick Savio, sono il classico esempio di come l’heavy metal melodico, nato in Italia, possa oltrepassare i confini di uno Stato e raggiungere mete straniere. «Io già collaboravo -spiega Camillo Colleluori, batterista del gruppo - con Nicola Savio, ex chitarrista dei “White Skull” e ho deciso di unirmi agli “Hollow Haze” al momento della realizzazione di “End of a Dark Era” che rappresentava il terzo lavoro in studio della band».
Dopo l’uscita nel 2012 del quarto album “Poison in Black”, attualmente la band ha terminato da poco le registrazioni del quinto album, il quale vede l’ingresso di Fabio Lione alla voce e di Nightbreeder e l’Orchestra Wintermoon alle tastiere e per la parte orchestrale. «Fabio Lione -dice Camillo Colleluori - è un nome italiano internazionale ed è attualmente il cantante dei “Rhapsody of Fire”, gruppo italiano nell’ambito power metal che ha venduto più di un milione di copie di album e che ha un successo mondiale. La nostra idea è quella di fondere il metal classico melodico di ascolto con la musica sinfonica; da qui l’aggiunta di Nightbreeder alle tastiere».
L’attuale formazione, per il quinto album, prevede: Fabio Lione alla voce, Nick Savio alla chitarra, Dave Cestaro al basso e Camillo Colleluori alla batteria; si aggiungono Nightbreeder alle tastiere, mentre il missaggio audio è eseguito dal tedesco Sascha Paeth.
«Intendiamo portare la band ad un nuovo livello -continua Colleluori -, impegnandoci fino in fondo in ciò che crediamo. Quando abbiamo fatto i tour per promuovere “Poison in Black” abbiamo suonato da soli oppure in supporto ad artisti di fama internazionale come Tarja, Accept, DragonForce; abbiamo girato alcune mete dell’Europa centro-orientale, come Austria, Repubblica Ceca, Polonia, Lituania, ma anche Israele. Penso che il tour più entusiasmante sia stato quello in supporto a Tarja; ricordo che l’ultima data, in cui abbiamo suonato come band supporto, con lei, si è svolta al “Teatro della Luna” ad Assago; la location era bellissima e lei ha tenuto un concerto strepitoso».
Tornando al quinto album, esso narra la storia di un individuo, il quale nasce da esperimenti genetici e viene utilizzato per analizzare la società moderna; per cui tutto il lavoro iniziato con “End of a Dark Era” ha un proseguo in questo quinto album. «Anche nei precedenti dischi, - spiega Colleluori - vi è stata la nostra volontà di parlare della società moderna; tengo a precisare che non vi è un giudizio, ma semplicemente uno sguardo rivolto all’essere umano; qui non si parlerà più delle cose che osserviamo, ma il punto centrale della storia sarà indagare se la natura umana ha di per sé un’inclinazione all’affettività oppure se è un qualcosa che viene indotto dal proprio vissuto. Io credo che tutti noi, abbiamo una natura trascendente; infatti, ritengo che un’individuo anche se nasce in un clima completamente privo di affetto, possieda dentro sé una voce che lo porta verso un’affettività; penso che nessun laboratorio possa mai maneggiare la natura trascendente della vita».
Gli “Hollow Haze” hanno compiuto sempre dei passi in avanti; il nuovo tour inizierà indicativamente ad ottobre 2013 e sarà subordinato all’uscita del disco.
«Siamo contenti - ribadisce Camillo Colleluori - per i molti apprezzamenti e le più che lusinghiere recensioni nei siti internet o nelle riviste, come “Metal Hammer”, “Metal Maniac” e “Rock Hard”; quasi ogni giorno vi è una radio che manda in onda i nostri brani; oltre più abbiamo partecipato ad una trasmissione radiofonica presso la radio “Materiale Resistente” di Padova. In più sono nati dei nostri fan club. Credo, e parlo a nome di tutti i componenti, che emozionare in maniera positiva la gente nel mondo, sia il massimo a cui possiamo aspirare come band».
Alessandra Sartori