“Lo incontrai un’ultima volta a Tavertet un piccolo paese ai piedi dei Pirenei. Era già molto malato, ma nei suoi occhi riuscivo ancora a scorgere quella luce propria di chi, grazie ad una vita intensa, è divenuto saggio e interiormente ricco”. Con la voce rotta dall’emozione, Achille Rossi, presbitero e scrittore italiano, nel corso dell’incontro dal titolo “L’Oriente riaccolto in Occidente” organizzato in occasione di Pordenone legge,- ricorda uno dei suoi più cari amici Raimon Panikkar, filosofo, teologo, sacerdote e scrittore spagnolo, importante personalità nell’ambito del dialogo interreligioso, vera fonte di ricchezza per la persona umana. Nell’interiorità umana dimorano, infatti, tre dimensioni: la dimensione cosmica che lo rende parte dell’universo, quella umana che lo definisce e costituisce come dotato di ragione e quella divina che lo riempie di spirito elevandolo verso l’alto. L’ascolto dell’altro, la preghiera meditata e il profondo silenzio, vera ed unica voce dell’Essere, lo hanno accompagnato lungo tutto il cammino della sua vita. Il silenzio dell’ India, la sua amata India, quella terra affacciata sul Gange, crogiuolo di culture e tradizioni che lo accoglie nel 1954 durante la sua missione apostolica. Nella sua opera intitolata “Il dialogo interreligioso” Panikkar riassume così quell’esperienza che segnerà la sua vita in modo indelebile: “Sono partito cristiano, mi sono scoperto indú e ritorno buddhista, senza cessare per questo di essere cristiano”. “Raimon sapeva bene - prosegue Achille Rossi - che Cristo si rivela in tutte le religioni e ogni credente deve immergersi totalmente in lui avere i Suoi occhi, le Sue mani i Suoi piedi che hanno camminato instancabilmente per tutta la Palestina per annunciare il Regno di Dio. Chi crede deve salire con Lui sul monte delle Beatitudini per poterLo conoscere e per poter vedere il mondo mondo da una prospettiva nuova e più ampia, perché ogni religione ha il suo colore nell’arcobaleno della Pace e solo il vortice delle diverse tonalità può donare la bianca luce del volto di Dio e la pienezza dell’umanità”.
Elena Toffoletto