Lo so per personale esperienza che all’inizio può sembrare difficile come tutte le cose. Ci meravigliamo che i ragazzi, anche i giovanissimi, sappiano usare Internet, come i vecchi in osteria maneggiano con scaltrezza le carte per una scopa o per un tressette. Ma anche loro hanno dovuto imparare. Quando il mio amico Maurizio Lucchetta, direttore responsabile di “LT Radio Pordenone” mi propose la direzione di una radio collegata dissi subito di sì. Era il 1975. Il mattino insegnavo alle Elementari di Lugugnana e il pomeriggio facevo il corrispondente per il Gazzettino. Poco tempo? Era naturale che comunque accettassi, anche se tra l’altro ero del tutto incompetente di fatti tecnici. Il desiderio di provare questa nuova esperienza mi dette la forza di accostarmi a enigmatici termini come: megaherz, frequenza, onde, potenza di trasmissione, ponte.
Io conoscevo bene il ponte romano di Concordia, o meglio i resti; e quello tra Torre di Mosto e Ceggia. C’era poi il ponte levatoio, così spesso nominato nei testi del Medioevo. Quello di Messina di mister “Ghe pensi mì” arrivò più tardi. La radio portogruarese, dopo l’avvio di Lucchetta, era stata acquistata dal cav. Gino Cicuto, un personaggio importante nel Mandamento di Portogruaro che dette subito grande impulso all’emittente. Il “ponte” radiofonico principale era installato in una casa in via di disfacimento nell’altopiano di Castaldia di Aviano. Più su era il monte Cavallo che da Portogruaro si può vedere solo 3-4 volte all’anno quando l’aria è tersissima. Quel ponte permetteva che musica e cronache trasmesse 24 ore su 24 da Portogruaro potessero giungere ai nostri ascoltatori. Nel ’78 fu comperato un “ponte” professionale che ci permise di allargare notevolmente la zona di ascolto. Fu rubato entro quindici giorni. Crescemmo un po’ alla volta; con la collaborazione di centinaia di giovani entusiasti, che si alternavano continuamente. L’emittente che durò un fantastico ventennio, era ufficialmente denominata LT2 Radio Portogruaro s.r.l. M hz 97.700. I bambini specialmente erano orgogliosi nell’interpretare quella sigla “LT2” all’inizio un po’ misteriosa. “L” stava per Livenza, “T” per Tagliamento, “2” perché era all’inizio una costola della radio di Lucchetta, con LT che indicava il territorio prioritario di emissione. Nei nostri anni di boom l’ascolto di LT2 superò brillantemente la barriera di questi due fiumi e diventammo nella provincia di Venezia la radio più ascoltata. Le nostre trasmissioni erano seguite anche nel Friuli e nell’Istria: mi riservo di scrivere la storia di LT2 che fu l’unica concreta esperienza di unione degli undici Comuni del Mandamento di Portogruaro. Riuscimmo dove non riuscì il Covenor (Consorzio dei Comuni del Veneto Orientale) e tanto meno la Conferenza dei sindaci di un nuovo Veneto Orientale che comprende purtroppo anche il Sandonatese.
Volevo però in realtà parlarvi del quotidiano elettronico “Portogruaro.Net”, che ha la sua sede in via Spalti, telefono 0421-280444 e sito www.portogruaro.net. Comunque non cercate regole in guide speciali. Avrete modo in futuro di conoscere il significato di web, facebook, google, home, news, social network, mail, Adsl e così via. Cari amici della terza età, io, che non amo il burocratese e sono semplicemente un vecchio, cari amici anch’io ho imparato subito. Niente libretto di istruzioni; serve soltanto agli addetti ai lavori. Dietro un lieve compenso chiedete l’aiuto di un nipote; se non l’avete cercate il nipote di un amico. Lui vi insegna in un batter d’occhio come aprire il giornale “Portogruaro.Net”. Bastano 2-3 operazioni e sarete in sella. Basta provare un paio di volte. E cosa dicono i vecchi saggi proverbi? “Provare per credere”, “Non è mai troppo tardi”, “Non credevo che fosse così facile”. Vantaggi? “Portogruaro.Net” vi evita di andare dal giornalaio, avete notizie in tempo reale, anche quelle che i giornali locali a volte non danno. E’ ricco di appuntamenti, fatti, rubriche. Provate e mi darete ragione.
Ugo Padovese