Le vibrazioni più profonde, eccole/ affidate ad arpeggi di otto versi. /Tutto quanto è profondo/ ha la maschera/ Chi non gioca non prega./ Stiamo andando a una festa brillante, / il veglione dei grandi ricordi. / Ben quattro re, del resto, hanno accettato, / Di comparire su carte da gioco.
(Maria Luisa Spaziani)
Salgo sul mio furgone pronta per iniziare un viaggio verso terre sconosciute e vedo un’ape che vola di fiore in fiore volteggiando allegramente nell’aria, oppure salto in sella ad un cavallo fulvo per cominciare una lunga corsa ad ostacoli. Sono forse queste le immagini che mi sono state suggerite dai brani eseguiti nella serata di giovedì 10 maggio 2012 presso la sala Consiliare del Palazzo Municipale, dai docenti della Fondazione Musicale Santa Cecilia. Un percorso davvero originale nell’immenso universo della musica contemporanea quello proposto da Venceslao Biscontin e Silvia dall’Agnolo al clarinetto Mauro Fiorin al flauto, Federico Lovato al pianoforte, Alessandro Perissinotto al vibrafono e Nicoletta Sanzin all’ arpa. Lunghe note, estesi silenzi, vortici velocissimi, trilli e sbalzi espressivi. Questi i caratteri della Musica Giovane, (cioè di recente composizione) di autori come i compositori Philipp Glass e Giampaolo Coral i pianisti Gianluca Cascioli, e Nicola Straffellini, (presente tra il pubblico in sala), il compositore e direttore di coro opitergino Battista Pradal ed il musicista giapponese Toru Thakemitsu, uno dei maggiori esponenti della teoria musicale. Armonie elaborate anche solo su una nota, che rompono con la tradizione classica, poiché non si riesce a comprendere se esista o meno un finale dei brani e, a volte, pare che il timbro di uno strumento si incunei dentro l’altro. L’originalità del repertorio musicale proposto, a mio parere, sta nel fatto che, almeno in alcuni pezzi, è l’ascoltatore a dover dare, nella propria mente, qualora fosse proprio necessario, un compimento e una forma alle varie melodie. Il tutto è coronato dal timbro etereo del vibrafono molto simile al suono ottenuto dal delicato tocco delle dita sul bordo dei calici riempiti d’acqua a livelli diversi.
Venceslao Biscontin, clarinetto, Silvia dall’Agnolo, clarinetto, Mauro Fiorin, flauto, Federico Lovato, pianoforte, Alessandro Perissinotto, vibrafono, Nicoletta Sanzin, arpa
Elena Toffoletto