Tre sono gli elementi indispensabili per fare teatro: la fantasia, la creatività e la passione. È ormai risaputo che non esista luogo più adatto delle menti e dei cuori dei più piccoli per accogliere nutrire e far crescere questi semi fondamentali per lo sviluppo armonico della loro personalità. Animati da questa profonda e ferma convinzione, lo staff del Teatro Russolo ha dato vita, anche quest’anno, all’iniziativa Scopriamo il teatro per dare la possibilità ad alcune classi delle scuole materne di Portogruaro e delle zone limitrofe, di entrare in contatto in modo vivo e dinamico con le arti della danza, della musica e della drammatizzazione. Giungendo di fronte all’edificio, i bambini, si sono trovati di fronte alle sue porte chiuse e ad un grande cartello posto all’ingresso sul quale era scritto: IL TEATRO È CHUSO. CHI VUOLE ENTRARE DEVE BUSSARE TRE VOLTE. Le porte, infatti, erano controllate a vista da un custode dall’aria impertinente (interpretato dall’attore Alex Campagner) che si dimostra assolutamente contrario all’ingresso dei piccoli spettatori all’interno dello stabile, poiché, secondo la sua opinione, quei mocciosi avrebbero sporcato le poltrone e il parquet. Mentre la signora delle pulizie (interpretata da Eliana Gruarin, la nostra segretaria artistica) cerca invano di convincerlo, ecco arrivare nel foyer il direttore artistico Davide Masarati il quale, dopo aver spiegato al piccolo pubblico, la funzione di questo spazio adibito all’accoglienza del pubblico e allo scambio di opinioni sugli spettacoli, propone una giocosa introduzione riguardante il musicista futurista portogruarese Luigi Russolo, vissuto tra l’Ottocento e il Novecento e i suoi intonarumori strumenti musicali innovativi per fare musica servendosi dei suoni della natura. Un modo assolutamente nuovo di concepire la strumentazione musicale, segno di una società che, da quel momento, non avrebbe più rallentato la sua corsa verso il progresso. Intanto, Alice Cengarle, addetta alla vendita dei biglietti, riesce, finalmente, a chiudere l’antipatico custode nel suo ufficio e i bimbi entrano silenziosamente in quel luogo accogliente e confortevole nel quale si sono esibiti i più grandi artisti di prosa danza cabaret e spettacoli per ragazzi facendo sorridere e piangere, in tre anni, più di diecimila spettatori giovani e giovanissimi, seduti sulle sue poltrone rosse e comode come quelle di un salotto. Ed ecco che Eliana abbandona i panni di donna delle pulizie e si trasforma, per mezzo di un semplice ombrello, in Mary Poppins, la signora del vento di Walt Disney cantando, rigorosamente dal vivo, sulle note della celeberrima “Supercalifragilistichespiralidoso”. Anche Alice, diviene, come per magia, una narratrice e cattura l’attenzione dei giovani spettatori leggendo un piccolo brano sull’ arte della danza che, presso le antiche tribù, era utilizzata per esprimere, attraverso il corpo, tutte le emozioni umane. Presso l’antica Grecia questa espressione artistica era così importante da essere protetta dalla dea Tersicore, una ragazza giovane dai lunghi capelli e dal viso ovale che ispirava i danzatori e le danzatrici durante le feste e i banchetti. Il sipario si apre ed è il momento delle allieve della scuola di danza “Artedanza” di Portogruaro che, come piccole amazzoni di blu vestite disegnano, con gli archi tesi, fantasiose coreografie. Alcuni allievi della Scuola di Musica della Fondazione Musicale Santa Cecilia, quasi coetanei dei giovani visitatori, hanno eseguito brevi e coinvolgenti brani classici testimoniando come lo studio della musica possa accompagnare fin da bambini. A conclusione dello spettacolo, Alex, Eliana e Alice hanno svelato che tutta la visita era in realtà una breve commedia, era l’arte di recitare.
Non poteva mancare, alla fine della visita, una breve esplorazione del palcoscenico e dei suoi mirabolanti effetti scenotecnici (luci, fumo…), vitali nell’arte teatrale ed anche dei camerini dove gli artisti si preparano a vivere, insieme al pubblico, le più grandi emozioni della loro vita. Scopriamo in teatro, scritto una quindicina d’anni fa da Davide Masarati, è la dimostrazione di come una delle più antiche forme d’arte mantenga inalterata, nonostante il passare dei secoli, la sua funzione educativa e generi spontanee emozioni anche nei più piccoli. Un ringraziamento doveroso allo staff del Teatro, alla Fondazione Musicale Santa Cecilia, all’Amministrazione Comunale e alla Clinica del Sale di Portogruaro che ha offerto il suo prezioso contributo per la realizzazione dell’evento.
Elena Toffoletto