Lascia che ogni bene a tutti faccia bene. E cantare fa bene, molto bene! Ce l’hanno testimoniato i bambini del Piccolo Coro Mariele Ventre dell’Antoniano di Bologna che, dopo una lunga attesa dovuta ad un rinvio dello spettacolo, a causa del maltempo dei primi giorni di febbraio, si sono finalmente esibiti domenica 19 febbraio presso la sala del Teatro Russolo che mai aveva visto una tale affluenza di piccoli ed entusiasti spettatori accompagnati dai loro genitori. Nel corso del loro spettacolo-concerto, intervallato da piccoli e divertenti sketch sull’evoluzione del verso della famosissima canzone del Coccodrillo, i piccoli cantori, diretti dalla giovane Sabrina Simoni, hanno presentato alcuni brani della scorsa edizione dello Zecchino d’oro. La Tartarumba che sognava di andare in Tv a ballare la rumba ma con la casa sopra di sé non poteva far granché! , un gatto sornione che salva i deboli del mondo, la paella, quel piatto misto di rumba e quadriglia, che ti piglia, una bimba che dona acqua ad una palma senza vita, un torero tranquillo e mansueto con il suo toro che gli fa da materasso…. Piccole storie dal mondo tra la Spagna e gli Stati Uniti per giungere fino al lontano Madagascar e regalare un sogno a chi di sogni non ne ha perché ogni sogno è un raggio di libertà. Un viaggio tra musica, poesia e un pizzico di filosofia per ascoltare, in silenzio, e senza difficoltà la voce di un mondo profondo che dal cuore arriverà, perché cantare, in fondo, significa soltanto provare a cambiare ed ampliare il proprio punto di vista stando a contatto con gli altri e ascoltandosi vicendevolmente, cosa fondamentale per la crescita e la formazione dei bambini. Un saluto e un grande grazie dunque ai componenti del Piccolo Coro, anche se, in tutta sincerità, ci stiamo chiedendo ancora… Ma il coccodrillo come fa?
Elena Toffoletto