Incontriamo oggi il prof. Daniele Pinni che, tra le altre cose, si è occupato di ricerche storiche presso gli archivi veneziani circa la documentazione della Chiesa di Sant’Agnese e Lucia di Portogruaro ed ha scritto il libro “Dalla TERRA al CIELO” (Nuova Dimensione, 1999).
Il cielo, le nuvole, gli spazi infiniti, l’aria, il fuoco, la fiamma, il mistero, l’impalpabile che emoziona, sono stati interpretati dal prof. Pinni su grandi tele, su porte antiche recuperate o altri pregevoli supporti di legno antico. Quando passeggiate sotto i portici in prossimità del negozio di Bolzicco alzate gli occhi e potrete ammirare un suo cielo.
Prof. Pinni, dopo varie esperienze nel mondo dell’arte, qual è il suo pensiero rispetto alle ultime opere da lei realizzate?
Questi ultimi dipinti nascono da una esperienza nuova attraverso la considerazione di un sistema aureo proporzionale legato al mondo classico, risolto attraverso un segno recente.
Questo modo di indicare la pittura, fiorisce dal pensiero per la grandezza dell’opera antica, la quale ha bisogno, per essere guardata anche oggi, di un riconoscimento estetico attuale.
Come se fosse un improvviso colpo di barra, una improvvisa emozione.
Il bisogno di cercare questa attualità può rendere la sua storia antica più vicina e avvinghiata a noi, in una dialettica fra prima e dopo che nasce da una urgenza storica di ripristino del valore del fare come riconquista del tempo.
Una interrogazione della memoria che come corpo d’ amore possiede una classicità senza luogo.
Quali materiali meglio esprimono il suo ultimo sentire?
La conoscenza e la ricerca di nuovi materiali, di nuovi suggerimenti realizzati per esempio su alluminio anodizzato aggiungono un nuovo spazio alla creatività e nuova vita alla passione. Le immagini degli ultimi dipinti sognano ancora comunque una qualche realtà metaforica, una qualche nuova contemplazione , espressione di un orizzonte diverso.
Lo studio di Daniele Pinni è visitabile in via Spalti n. 12 a Portogruaro. Per approfondire la vita e le opere del prof. Daniele Pinni, digitate: danielepinni.wordpress.com .
Giorgio Fagotto