Tre cose interessanti, anche se non scritte, sono emerse dalle seicento righe circa delle quindici facciate del bilancio comunale del 2011 con qualche timido accenno al 2012.
La prima è che Antonio Bertoncello, ex manager di successo e rodato da cariche di assessorato prima e quindi da tre legislature come sindaco che piace alla gente comune perché saluta tutti e sorride ai cittadini (ma ha fatto anche un teatro, la prima cosa seria dopo anni di solida solitudine amministrativa), pare che abbia possibilità di affrontare anche la terza legislatura con lo stesso incarico.
Non so fino a che punto questa soluzione sia possibile sul piano legislativo; certo che sul piano politico tutto sommato la cosa non mi dispiacerebbe vista la carenza di personaggi, pur elevatissimi per carisma intellettuale o per valutazioni etico-religiose, che non riescono ad emergere. Sono costretti pertanto a conservarsi l’incarico di assessore o di consigliere comunale che comunque in futuro se non all’incarico di sindaco, potrebbe pur sempre dar “diritto” a qualche municipalizzata, con stipendiuzzi non sempre striminziti e rimborso spese, che sono una manna in questi tempi di miseria.
La seconda motivazione pro Bertoncello: ha capito che il sindaco deve “creare”, “avere fantasia”, “pensare in grande”, lasciare agli assessori e ai dipendenti comunali, spesso molto bravi, le vicende burocratiche del Comune. Ecco allora che parla di un potenziamento della Purina, affrontando così uno dei veri problemi della città; ecco che parla di una presenza “gratuita” delle opere di Renato Guttuso a Portogruaro. Finalmente si respira. Queste sono le cose che il sindaco deve fare. Lasci pure agli assessori, se di più non possono o non vogliono fare, le lezioncine sul Risorgimento; magari poi si dimenticano di dire che per la stragrande maggioranza degli Italiani il Risorgimento deve ancora arrivare e si riduce a una bellissima carta, sublime per quanto è scritto, ma solo parole per quello che giustamente Rosa Imelde Pellegrini definisce il “basso popolo” nel suo libro “Classi sociali – Risorgimento a Portogruaro”. Con il badilante statuario, davanti alla sede municipale di Concordia, stiamo da oltre cinquant’anni ad attendere la realizzazione di quei diritti (i doveri ci sono imperiosamente imposti in maniera ossessiva), diritti che rimangono carta, ormai logora, carta straccia pur nella “sacralità” di intenti non realizzati.
Cito a memoria: come si fa a escludere dall’elenco delle manifestazioni ufficiali per l’Unità d’Italia il centro culturale “HU: von Balthasar” che comunque in maniera anonima ha potuto accedere a spazi municipali, mi auguro in maniera gratuita? L’evento “Balthasar” a Portogruaro, se non il migliore, è stato uno dei più seri, e non agiografico. L’iniziativa “Balthasar” è illuminante; il Comitato non la vuole, anche se ha accettato iniziative di tutti i colori, oltre a quelli della bandiera “tricolore”.
Per fortuna Bertoncello che mostra di capire le cose, ne dà il patrocinio e salva la faccia ai suoi assessori. Deve pur farlo.
Peschiamo a caso nella lunga relazione che pur contiene molte cose buone, ma di normale amministrazione, decisioni burocratiche positive, ma dovute.
I Comuni sono diventati “esattori del maggior prelievo fiscale da parte del Governo”. Tutto aumenta e alcuni commercianti, di ogni specie, sulle merci appiccicano, sopra il vecchio prezzo, bigliettini con aumenti a gogò. Chi li autorizza? Sarebbe interessante saperlo. Bene il sindaco che con un colpo d’ala trova sponsor per le iniziative che continuano a far grande Portogruaro: Teatro, Scuola di Musica, Festival musicale d’estate. Il portale del “Fondaco” si sta ancora flautolendo nell’immondezzaio attiguo alla sede dell’Ape in borgo San Giovanni, dove una volta c’era l’ospedale degli appestati. Un luogo idoneo all’emblema della città.
Torre Civica: pende che è un piacere; ma per i turisti che pensano a Pisa. Area Perfosfati: nessuno la vuole e perché poi volere a forza un “borgo nuovo” avulso dal centro storico che si dice di voler valorizzare? Bene il sindaco che ha ottenuto dalla Provincia di continuare l’apertura dell’Ufficio turistico in centro. Gira Lemene: è una bella “menata” che speriamo non faccia la fine del “Parco dei fiumi Lemene, Reghena e Laghi di Cinto Caomaggiore” una proposta seria ed affascinante, ma morta sul nascere perché troppi sindaci sono occupati a fare i … con partiti che sono diventati ricettacolo di “datori” di lavoro per chi non ha altri mestieri. Ambiente? Ci vorrebbe il Simonella “verde” di quando militava brillantemente nel WWF. Finire le scuole di Pradipozzo e costruire un magazzino comunale, è cosa buona, utile e necessaria ma rientra nella normalità. Polo sportivo? Bene; le campionesse europee di pattinaggio valevano almeno un “pallone” sopra il campo di preparazione.
La Tangenziale? E’ una vecchietta cinquantenne tranquilla cui non dispiace dormire ancora a lungo serenamente non disturbata dal rumore del traffico.
Vi siete accorti? In 15 facciate e 600 righe non sono mai pronunciate le parole (sostantivo più aggettivo) “Biblioteca comunale”. Sindaco, è un grave sintomo. Temo che dovremmo veramente “sopportare” Bertoncello per un altro quinquennio, a patto che si dia da fare per realizzare questo vero “altare” della cultura.
Nel panorama di destra, sinistra e centro tutto sommato lei rimane il migliore, perché ha cominciato a sognare in grande. Continui. Le daremo una mano.
I molti che non saranno d’accordo con quanto abbiamo scritto, possono rivolgersi a “Portogruaro .Net” in via Spalti n. 7, Portogruaro. Pubblicheremo integralmente nel quotidiano on line e i cittadini di Portogruaro saranno lieti di capire cose pensate.
Con auguri di una buona crescita…; del Comune naturalmente.
Ugo Padovese