A settembre è stato aperto al pubblico a Portogruaro, al pianterreno del Palazzo municipale, un ufficio “Iat” (informazione accoglienza turistica), frutto di un accordo tra Provincia e Comune. Per il cittadino, che spesso è informato soltanto dalla “entusiastiche” veline dell’Ufficio stampa comunale, sarebbe una buona notizia, ma non tale da scomodare le “turibulate” (leggi incensamenti) del sindaco Antonio Bertoncello, solitamente più sobrio nei suoi commenti. Invece in questa occasione ha fatto scrivere che “L’Amministrazione Comunale esprime grande soddisfazione per questo risultato raggiunto”.
Per capire bene la “fastidiosa forzatura”, un passo indietro: pochi dei nostri cittadini sapranno che la Fabbrica Perfosfati fu edificata nel 1900 in una località denominata “Belvedere” (proprio così) , tra i “grembani” di Borgo San Nicolò, un sito allora ben lontano dall’abitato della città, per evitare inquinamenti che invece, a fine secolo, finirono con la chiusura dello stabilimento. L’area fu poi acquisita e bonificata dal Comune con sostanziosi contributi statali. Il primo intervento – in via Cimetta – (chi sa dove si trova?) il Comune, con un notevole sforzo finanziario e un intelligente intervento di ristrutturazione e di restauro, ridette l’antico splendore a una villetta stile liberty, inaugurata nel corso del 2008. Dentro ci mise il Gal (Gruppo di azione locale) una struttura destinata a produrre grandi cose per il territorio e quindi la sede della Conferenza dei Sindaci del Veneto Orientale, uno sventurato connubio con il Sandonatese che tanti malanni, specie di carattere sanitario ma non solo, ha causato e arrecherà alla timida e meno agguerrita città del Lemene. “Dulcis in fundo”: la “liberty” fu messa inoltre a disposizione della Provincia per due uffici: l’ “Urp” (ufficio relazioni con il pubblico), prima in Municipio, e lo “Iat” (Informazioni accoglienza turistica), prima ubicato in una posizione centrale in via Martiri della Libertà. Ma lo “Iat” in via Cimetta fu chiuso a giugno di quest’anno, perché non arrivava quasi nessuno. Lo “Iat” riaperto sabato 17 settembre a pianoterra del Municipio, rimarrà aperto tutti i giorni, compresi sabato e domenica dalle 9.30 alle 14.30, ma soltanto sino a fine anno. Perché non è stato spostato per tre anni?
Mi scuso, ma tutta questa lunga premessa, era indispensabile per capire la “fastidiosa forzatura” di quella tripudiante soddisfazione di Bertoncello & C.
E infatti l’ufficio turistico provinciale fu chiuso perché quasi sempre vuoto; e si aspettano tre anni per spostarlo nuovamente dove stava bene, cioè in Municipio? In questo magnifico fabbricato con le guglie ghibelline, che ne ha viste di tutti i colori?
E poi “soddisfazione”; perché? Forse perché dovrebbe essere chiuso a fine anno per mancanza di finanziamenti?
Caro sindaco, conoscendo la sua “passione” per la città (e i cittadini?), avrebbe fatto meglio a dire che Comune e Provincia avevano finalmente ovviato a un grave errore in buona fede, ridando all’ufficio turistico dell’Apt provinciale una sede adeguata alle sue funzioni. Chi ci va in via Cimetta? Chi riusciva nella Villetta (suonare per entrare) a trovare lo “Iat” e ora l’ “Urp” che vi è rimasto?
A un rappresentante del Palazzo, stakanovista del lavoro amministrativo, ma più attento ai santi che ai cittadini, ho detto che il Comune non aiuta i commercianti delocalizzando gli uffici pubblici, come sta facendo. Se n’è andato quasi di corsa, scandalizzato perché un uomo della strada, come il sottoscritto, si era permesso, fuori del suo ufficio, di parlargli di problemi amministrativi. E allora, visto che ora non mi vede, aggiungerò: sa costui che in passato si era posto in maniera concreta il problema del centro, ristrutturando vecchi palazzi fatiscenti e utilizzandoli come uffici pubblici? Il popolo così potrebbe tornare in centro senza la “macchina” e il Palazzo lavorerebbe finalmente per la “tutela del paesaggio” come ordina l’articolo 9 della Costituzione. L’evento è meno difficile e più conveniente; ma, caro Bertoncello, prima di lasciare il posto di sindaco per qualche carica che ti auguro ancora più alta, cerca di inserire nel tuo programma qualcosa che superi la routine. E’ possibile, è indispensabile, se vogliamo che Portogruaro non continui imperterrita verso il baratro, per l’iniquo arricchimento di pochi. “Belvedere” della Perfosfati non potrà mai essere un ombelico del Centro storico, come si era fantasticato nel passato. Sta diventando un’altra periferia, speriamo più bella e senza quelle torri spauracchio che il “Russolo” non meritava. E poi parliamo di turismo? E continuiamo con gli incontri friulani e concordiesi per gemellaggi turistici? Parole.
Più sobrio Enrico Miotto, presidente provinciale dell’Apt. “D’accordo con il Comune – ha detto – abbiamo riaperto l’ufficio turistico in Municipio, purtroppo in ritardo perché la stagione ormai è sul finire, ma comunque con la volontà di concorrere alle fortune turistiche, meravigliose, del Veneto Orientale”. E per il 2012? “Non vi nascondo – ha detto Miotto – che questo è il nostro obiettivo, ma devo aggiungere che le spese fanno paura. I locali costano al Comune, il personale costa alla Provincia. Sarà opportuno – ha concluso – che altri enti ed associazioni (albergatori per esempio e commercianti) che dal turismo traggono tutti i loro benefici, si facciano avanti per aprire i portafogli e dare una mano a questo e ad altri indispensabili uffici di informazione turistica”.
Impossibile? Eh no! Come dice il poeta Cardarelli: /Ce ne sono di santi al mio paese!/
Ugo Padovese
(immagini di Fotoreporter - Portogruaro)
Amministratori in contraddizione
Ugo Padovese è sempre molto sottile e graffiante nei suoi articoli. Ci sono amministratori più attenti ai santi che ai cittadini e amministratori attenti solo al proprio tornaconto, sia patrimoniale che elettorale. La quasi totalità degli amministratori pubblici, se venisse monitorata dai cittadini con attenzione, cadrebbe un giorno si e l’altro anche in contraddizione. Un paio di esempi? - Il PAT di Portogruaro, attualmente in via di definizione, pare preveda la bellezza di 200.000 mq di nuova cementificazione (20 ettari di nuovo cemento). Alla faccia della tutela del paesaggio e della valorizzazione della nostra città, che il sindaco e gli assessori vanno propagandando. Sarebbe poi interessante fare attenzione per vedere quali saranno gli studi di progettazione e le imprese aggiudicatrici degli appalti che si mangeranno gran parte della torta derivante da queste nuove colate di cemento. - Altro esempio di palese contraddizione, lo si riscontra nella recentissima sottoscrizione del “Patto dei sindaci” (avvenuta negli scorsi giorni) a Ca’ Corner, in cui i 20 sindaci del mandamento, in base agli obiettivi “imposti” dal Protocollo di Kyoto, e che USA e Cina non hanno ratificato (sarà un caso?), si impegnano a ridurre le emissioni di CO2 del 20% entro il 2020. Peccato che tra i firmatari del “Patto” vi sia anche il sindaco di Fossalta, Anastasia, che da una parte si dice favorevole ad impegnarsi a ridurre le emissioni di CO2 nel “suo” comune, e dall’altra difende con tutte le sue forze l’inceneritore Zignago Power, che di CO2 ne emette qualche tonnellata all’anno, oltre ad un “miliardino” di metri cubi di fumi pieni di tonnellate di altre schifezze. Senza dimenticare comunque anche Portogruaro, la quale oltre alla Cereal Docks di Summaga già attiva, e la centrale a biogas di Lugugnana, Nuova Annia, in via di costruzione, è in attesa di dare i natali anche all’inceneritore SIGECO, che dovrebbe sorgere sempre a Lugugnana. Si parla di altre tonnellate all’anno di CO2 e polveri ultrasottili che ci seppelliranno. Tanto…le loro coscienze sono a posto, hanno sottoscritto il Patto dei sindaci!
Risposta
La Casta, presente a ogni livello da Roma a..., intricata di pescecani,politici corrotti, speculatori, corruttori, falsi imprenditori e amici degli amici, è peggiore della mafia e consorelle del Sud. Inutile criticarla: sa di poter vincere con i soldi e ci ride alle spalle. Le parole non bastano, bisogna combatterla a tutti i livelli e distruggerla, per quanto è possibile, (naturalemnte rispettando quella legge che la Casta disprezza). Con stima. u.p.
alla riunione del PAT a San Nicolò
dopo una entusiasmante esposizione dei progetti, 3a corsia,Tav,zona industriale di Gruaro che si allaccia a Malcanton, nuova strada per svincolare il traffico del viale Pordenone,nuovo cavalcavia autostradale..il tutto mentre si registra un traffico di merci in ulteriore calo del 5% e una generazione dei 30-40enni in netta difficoltà nel far famiglia ma anche solo nell'acquisto di un bilocale..il Sindaco se ne arriva con più di un'ora di ritardo iniziando con un monologo totalmente svincolato all'argomento della serata arrivando a parlare della povertà di una giovane coppia marocchina arrivata in municipio l'altra mattina, il bar dei cinesi in zona piazza Dogana, i permessi per la costruzione di un bagno durati 3 mesi.Tanto valeva passare la serata al bar. Un sindaco che alla denuncia dell'abbandono dei rifiuti per l'inciviltà della gente ha risposto con " non è colpa mia se la gente sporca "..lavandosi la coscienza da un problema di non poco conto che avrebbe bisogno se non di risposte ma perlomeno di sostegno ai cittadini volenterosi. Tanto che un gruppo di volontari si è riunito nel quartiere per dare una bella ripulita al verde degradato da una "valorizzante" zona commerciale tutta made in Italy. Grazie dell'info sulla CerealDocks visto che il comune pare abbia paura di informare. Alla riunione si è parlato inoltre di 1milione di mq di riserva in caso di necessità. 1 chilometro quadrato. Capisco non sia facile convertire un sistema capitalistico catastrofico come questo, ma istituire tante belle iniziative e poi vedere nella realtà tutto il contrario mi da il senso di grande vigliaccheria.Queste persone amano prendere in giro se stesse. Parliamone no?
Risposta
Anche se la mia risposta è difficile perché non ero presente alla riunione, parto dalla convinzione che la sua nota sia corretta. Le dirò che un paio di anni fa per aver fatto pubblicare su un noto settimanale una cortese lettera di cittadini della vostra zona che sollecitavano il sindaco ad accelerare la realizzazione di una struttura stradale, fui licenziato dal settimanale per “delitto di lesa maestà”. Per causa di chi? Non è difficile indovinare. Veda: con una diversa regolamentazione dell’Amministrazione comunale avvenuta qualche anno fa, la Giunta – parlo in generale – spesso si è trasformata in una oligarchia (comando di pochi sulla testa di molti: basso popolo), oligarchia presieduta dapprima dal SIGNORE (Sindaco) padrone sì ma che cercava di apparire democratico; poi il SIGNORE è diventato PRINCIPE e allora il sindaco non ha avuto più bisogno di sembrare democratico. Del resto nel primo ventennio del secolo scorso Benito Mussolini (che credo qualche danno malvagio abbia causato agli italiani) non era stato eletto legittimamente dalla stragrande maggioranza dei cittadini italiani? E negli ultimi anni la maggioranza degli italiani non ha votato legittimamente Silvio Berlusconi che fino a qualche mese fa negava che ci fosse crisi in Italia, una crisi già galoppante da tre anni, causando immensi danni alla stragrande maggioranza dei lavoratori, nella certezza che la Casta, straricca e dissoluta, se la sarebbe in ogni modo cavata? Il voto è un’arma a doppio taglio. Bisogna saperla usare bene. Cordiali saluti u. p.