Torniamo con nuovi elementi sulla centrale a biomasse Zignago Power di Villanova di Fossalta di Portogruaro, proprietà Marzotto.
Il problema più importante sollevato da questa potente centrale, che è posizionata a Villanova vicina anche alle sedi scolastiche, riguarda la salute, che – temono molti cittadini – potrebbe essere messa in forse dai fumi: innocui o molto dannosi.
Abbiamo posto questo problema al sindaco di Fossalta di Portogruaro, Paolo Anastasia, con una lettera aperta su Portogruaro.Net.
Anastasia ha risposto cortesemente al quesito; già in altre occasioni aveva affermato che non aveva alcuna preoccupazione al riguardo.
Al nostro quesito ha risposto testualmente: “So che l’organo pubblico preposto al controllo del nostro ambiente (ARPAV) non si è pregiudizialmente opposto alla realizzazione dell’impianto di Villanova e sta svolgendo una attività puntuale e precisa di monitoraggio sulla qualità dell’aria”.
Al termine della lettera torna sull’argomento assicurando che “Con queste mie convinzioni ho sempre dimostrato apertura all’impianto di Zignago Power, senza sconsiderata sicumera. La mia “tranquillità” deriva solo dall’aver visitato impianti analoghi a quelli della Zignago Power”.
Abbiamo già ringraziato Anastasia per la cortesia con cui ha risposto, visto che il problema non riguarda soltanto il ristretto territorio di Villanova, ma potrebbe interessare negativamente anche i cittadini di un’area ben più vasta e altri Comuni.
Dopo aver dato atto al Sindaco Anastasia, che sono sicuro agisca e parli in perfetta buona fede, per doveri di cronaca debbo far seguito alla sua “tranquillità”, con una serie di documenti, pervenutami dal Comitato contro la centrale di Villanova, pure sottoscritti da esperti che al contrario della sua “tranquillità” esprimono pesanti preoccupazioni sui contenuti del fumo della centrale.
Primo documento
“La combustione della legna e di altre biomasse sono una fonte importante di inquinamento dell’aria e le polveri emesse hanno un diametro prevalentemente inferiore ai 2, 5 micron. (Report on a Workingg Group meeting, Bonn ,Germany, 10-20 0ctober 2005)
Secondo documento
“Le polveri di diametro inferiore ai 2, 5 micron (PM2.5) causano ogni anno, in Europa: 384.000 morti premature; 100.000 casi di ricoveri ospedalieri per cause respiratorie e cardiovascolari: 30 milioni di giorni durante i quali vengono usati farmaci per la cura di molte centinaia di milioni di giornate lavorative perse; 700 morti di bambini nel primo anno di vita (morte in culla)”. (Agenzia Europea per l’Ambiente –EEA- Report No.2007/European Commision CAFE CBA Vaseline Analysis: 2000 to 2020)
Terzo documento
“Gli impianti a biomassa emettono ossidi di azoto e una piccola parte di ossidi di zolfo”. (Environmental Protegion Agency (USA)
Quarto documento
“La combustione delle biomasse emette inoltre nell’ambiente anche migliaia di altre sostanze chimiche molte delle quali hanno effetti deleteri sulla salute umana come ossido di carbonio, benzene, formaldeide, 1, 3 butadiene, composti ciclici carcinogenici (PAHs), fenoli, cresoli, acroleina, acetaldeide.
Le emissioni causate dalla combustione della legna e di altre biomasse contengono come minimo 5 gruppi di sostanze chimiche classificate come carcinogene dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul cancro (IARC), altre sostanze qualificate come possibili carcinogene e almeno 36 riconosciute dall’Environmetal ProtegionAgency (USA) come tossiche per la salute umana”. (Naeher e al. Woodsmoke Health Effects: A Review. Ihalation Toxicoogy, 19:67-106, 2007)
Ci sarebbero altri documenti al riguardo ma penso che quelli trascritti possano bastare. Il Comitato contro la Centrale di Villanova commenta: “La combustione delle biomasse non può in alcun modo essere definito un sistema che non inquina, viceversa può provocare un aumento dell’inquinamento già presente in questo martoriato territorio”. Poi il Comitato fa delle considerazioni sulle elezioni amministrative, sulle quali non entro in merito.
Però, come uomo della strada, mi permetto una considerazione. Ma questi esperti sono in buona fede quando fanno considerazioni che tranquillizzano Anastasia oppure no? E altrettanto dicasi di quelli citati dal Comitato.
Insomma siamo tornati al medioevo quando esistevano due verità? Una per gli addetti ai lavori e una per i “peones”? Sono credibili, o sono ignoranti, o interessati, o in cattiva fede, o sbagliano? E in questo caso esiste un arbitro per decidere chi ha ragione e chi ha torto, o gli esperti sono come i Sofisti greci che prima dimostravano che una cosa è nera e poi dimostravano che è bianca?
E’ possibile un contraddittorio pubblico per giungere a une verità unica ?Perché è impossibile avere due verità, entrambe valide e contrarie.
Non vorremo che in questo “bailamme” fossero le persone a fare da “cavie” e dare magari alla fine una risposta drammatica e definitiva al quesito.
Perché in genere sono sempre gli “uomini della strada” , “i proletari”, quelli che sopportano tutto il calvario della storia, perché i politici, per esempio, possano vivere al di sopra della legge, con entrate immorali e con ignobile arroganza, quale è stata ampiamente documentata anche quando si sono battuti contro qualsiasi taglio alle loro entrate da paperoni. Siete d’accordo?
Ugo Padovese
aria fritta
Ovvio che qualsiasi combustione genera elementi "pericolosi" pure la centrale di Fossalta contribuisce ad immettere nell'aria schifezze di vario genere, solo che, rispetto all'inquinamento automobilistico attuale. l'impatto della centrale sull'territorio è pressochè nulla.
Risposta
D'accordo sul provato inquinamento delle automobili. Sulle conseguenze della centrale non è sicuro cosa possa accadere. Rimane il dubbio che genera paura. Senza offesa mi pare che la sua sicurezza, indimostrata, sia supponente e aprioristica. Il "dubbio", come diceva Cartesio, è la posisione più prudente e più intelligente, in attesa di una certezza che prima o dopo verrà alla luce. Speriamo non sia agghiacciante come certe fabbriche che conosciamo. u.p.
Aria fritta e malafede
73 tonnellate/anno di monossido di carbonio (CO); 91,1 tonnellate/anno di biossido di zolfo (SO2); 373,5 tonnellate/anno di biossido di azoto (NO2); 1 miliardo/anno di metri cubi di fumi, (tre milioni al giorno), con pesanti ricadute degli inquinanti che si spingono oltre 5 km dal punto di emissione. Questi sono solo alcuni degli "ovvi" elementi “pericolosi” che la centrale Zignago Power emetterà come minimo in atmosfera, senza considerare le diossine prodotte dalla combustione della legna, dai metalli pesanti e dalle decine di altri agenti inquinanti e pericolosi per la salute di tutti. Tutto questo a 500 metri da un asilo e una scuola frequentati da circa 150 bambini, oltreché a ridosso di centri abitati densamente popolati. A parte l’improbabile italiano, non so se il signore che si firma con il nome di Aldo abbia voluto provocare o pensi veramente ciò che ha scritto. Nel secondo caso, spiace constatare come il buonsenso in alcuni, abbia alzato bandiera bianca.
Risposta
Le affermazioni di Puppulin sono state precedute da documentazioni scientifiche firmate, quindi credibli. Non altrettanto per la "tranquillità" del sindaco di Fossalta di Portogruaro Paolo Anastasia, che, se non vado errato, chiede di essere creduto sulla sua "autorità" indiscussa di sindaco. Mi sembra un pò poco, anzi troppo poco. Salvo che Anastasia non abbia altri documenti rassicuranti che non conosco. Ma anche in tal caso, due verità che si contraddicono, esigono approfondimenti seri e definitivi per eliminare i dubbi giustificatissimi della popolazione di Villanova e di un ampio territorio che respira la stessa aria affumicata di Villanova. Con stima. up
sembra che i Marzotto..
compaiano in vari episodi simili con autorizzazioni rapidissime. Non so se siano gli stessi ma vedo una denuncia anche per lo scheletro di capannone fatto solo per posare una speculazione sul fotovoltaico. L'articolo è questo: http://www.altreconomia.it/site/fr_contenuto_detail.php?intId=2839
aria fritta?????????
visto che ormai tutti (o quasi) hanno espresso la propria opinione in merito alla citata centrale, a questo punto vorrei dire anch'io la mia; anzi, mi sto ponendo un quesito dopo aver letto di tutto e di più sul fatto che Zignago power bruciando legna ( e forse altro), inevitabilmente inquinerà!!! Io che non sono tecnico, che non ho visionato alcun documento ufficiale in merito, che non ho partecipato ad alcun dibattito tra i tanti organizzati da comitati nati ad hoc (forse anche troppi)per l'occasione, mi chiedo questo: ma le migliaia di cittadini che in questi anni hanno installato stufe a pellet (tra l'altro usufruendo di sgravi fiscali) non INQUINANO????? Forse i privati cittadini, mica sono in pochi per per tutto l'inverno bruciano camionate di pellet!!!!! Se qualche "espertone" fosse così gentile da illuminarmi sulla questione, ne sarò grato!!!! Francesco.
Risposta
Egregio signor Francesco, posso sbagliarmi ma penso che Lei abbia svolto un bel compitino in favore della "stufa". Liberissimo di farlo. Credo che sui contributi ai piccoli abbia ragione. Ma penso che il suo ragionamento non tenga conto di un fatto: in sostanza mette in paragone un granello di polvere, con una stufa enorme. Tenga conto anche di questa differenza. Senza contare la distruzione dei terreni agricoli. La saluto cordialmente con stima. up
Mostruoso inceneritore celato sotto il nome di centrale elettrica a bio,che di bio non c'é niente,massa!
Ieri mattina,primo dicembre,osservavo l'intenso fumo che usciva dal camino dell'inceneritore,mi son chiesta come sia possibile che gli altri concittadini non lo notino;tutti parlano d'altro e non sento mai discorsi per questo mostruoso problema e si che l'impatto di nube tossica é evidente,la vedo guardando dalla finestra.Ma perché tutti credono ad un sindaco e non hanno partecipato alla conferenza del dott Stefano Montanari al Teatro Russolo,se almeno leggessero un suo libro inizierebbero a preoccuparsi come lo sono io.Cordiali saluti,grazie sig Ugo Padovese per i suoi articoli.
Risposta
Una volta amavo Villanova, dove giocavo al calcio; oggi provo una grande paura per i cittadini che accettano supinamente una situazione che potrebbe – secondo gli esperti – essere molto dannosa anche per questi cittadini silenziosi che respireranno – affermano gli esperti - diossina cancerogena in quantità notevolmente superiore a quella attuale. Anche se sono vecchio, a Villanova oggi non verrei neppure se Marzotto mi regalasse una bella casetta, simile a quelle che il suo antenato Gaetano provvide per i suoi metal-mezzadri. E almeno le autorità avessero un dubbio! Invece di una indiscussa sicurezza che mi dà i brividi. E sono - pare - seccati che ci sia qualche convegno di esperti al riguardo. Chi cantava al riguardo: “La verità mi fa male….? E allora chi tace gradisce forse essere affumicato come i prosciutti di Sauris? Con conseguenze ben peggiori? Grazie per le sue parole, credo che sia importante che i cittadini, specialmente le donne, discutano, parlino, cerchino di conoscere i problemi e le eventuali soluzioni. Non possiamo continuare ad essere servi dei potenti, ricchi, felici, certi o quasi dell’immunità giudiziaria. In quest’anno si è parlato molto del Risorgimento. Ma quello vero, sociale, di giustizia, libertà, democrazia, pur consacrato nella Costituzione, siamo ben lontani da averlo realizzato. Cordiali saluti u. p.
"Sapere è difendersi" (Manuel Vazquez Montalban)
Ormai tutti si sentono autorizzati a straparlare di argomenti molto spesso conosciuti in modo approssimativo perché in possesso di un qualche pezzo di carta, ottenuto chissà come, che li annovera tra coloro che hanno studiato! Quando non facciamo opinione, dobbiamo fornire ai nostri interlocutori conoscenza, dati scientifici verificabili alla fonte. Diversamente scadiamo nella pura propaganda. Purtroppo questo è il livello al quale ci ha costretti l’Amministrazione di Fossalta in merito all’inceneritore di Villanova! Riguardo alla questione invitiamo a leggere la relazione del dottor Stefano Montanari - commissionatagli dal Gruppo Culturale PortogruaroVive e scaricabile dal sito www.portogruarovive.it - nella quale viene fornita una valutazione dell’impatto nanopatologico degli impianti di Summaga Villanova e Lugugnana.
energia rinnovabile ecocompatibile???
Ho visto la settimana scorsa l'impanto della Zignago, non conosco la storia della sua nascita e non ho seguito alcun dibattito in merito. Ma sto seguendo le accese discussioni intorno ad una centgrale analoga, che si dovrebbe realizzare nel vicino Friuli, dove vivo. Anche senza voler entrare nel merito della produzione di fumi dannosi, qualcuno mi dovrebbe spiegare cos'ha di "bio", ovvero di ecocompatibile, una centrale che produce energia bruciando una montagna di tronchi, che probabilmente devasteranno un territorio lontano centinaia di km da Portogruaro. Tronchi che vengono trasportati da decine di autotreni al giorno, i quali creano altro inquinamento ambientale, oltre a rendere più pericolose le strade intorno a Villanova. Immagino che chi ha teorizzato le cosidette "energie rinnovabili" avesse un altro concetto di ambiente nella sua testa.
Risposta
Egregio signor Marco Colavitti concordo in toto e senza alcuna riserva con le sue osservazioni in merito alla Zignago Power di Villanova. Con una supponenza sgradevole "loro" hanno appeso sulla enorme stufa il cartello:"Vapore acqueo", un avviso o una presa in giro? Dopo che loro hanno a suo tempo dichiarato che anche una banale cucina economica a legna produce Diossina? E l'enorme stufa di Villanova? Ricercatori, dottori, esperti, scienziati affermano il contrario. Io non accuso, sono preoccupato che "loro" non siano neanche sfiorati dal dubbio. E ne avrebbero tutti i motivi. Le rispondo anche per ribadire che pure nel Portogruarese esistono due Italie, una di cittadini che lavorano, pagano le tasse, faticano per chiudere il mese, sono rispettosi delle leggi e un'altra Italia di industriali - commercianti, mai sfiorati da alcun dubbio, che operano per guadagnare, insensibili credo alle paure e ai dubbi della succube comunità. E il sindaco Anastasia? Nel Gazzettino di martedì 17 gennaio a pagina XXVI appare un servizio di L.San. che titola: "La centrale non spaventa, boom di preiscrizioni a scuola". E nel testo scrive anche: "Un risultato che il sindaco Paolo Anastasia evidenzia con una certa soddisfazione; primo, perchè sconfessa i diffusori di notizie non vere, poi, perchè conferma oltre che la bontà dell'offerta formativa, anche la fiducia dei genitori e l'impegno degli stessi nel volontariato, che è la fonte di coesione sociale e di una disponibilità ad affiancare le pubbliche istituzioni, per far crescere insieme tutta la comunità". Il commento lo lascio ai lettori. Io mi auguro soltanto che "loro" non abbiano a pentirsi di questa mancanza di prudenza, mai sfiorati da alcun dubbio, pontificando affermazioni fideistiche, senza portare alcuna testimonianaza seria al riguardo. Siamo due schiere diverse di Italiani. Le "cose" di Villanova, se occorreva, ne sono una clamorosa conferma. Con grande stima e ammirazione La saluto cordialmente. Ugo Padovese
commento
Io non sono contrario a priori sulle centrali a biomassa, o meglio inceneritori.parto da un elementare principio di fisica e cioe': nulla si distrugge tutto si trasforma.Quindi tutte e 330 t.giornaliere di legna che mettono nel CAMINETTO come lo chiama il sindaco l'inceneritore di Fossalta esce da camino tranne la decima parte che e' raccolta come cenere. Il CAMINETTO e paragonabile a circa (non credo di sbagliare)40.000 stufe a legna di una normale abitazione che brucia 24 ore al giorno per 320 giorni all'anno.L'amministrazione di Fossalta aveva presentato il CAMINETTO paragonandolo ad una centrale posizionata nelle vicine montagne, dove il combustibile viene raccolto pulendo e mantenendo il patrimonio boschivo.creando poi una rete di teleriscaldamento per riscaldare tutti gli ambienti pubblici.Riultato:creati posti di lavoro per il mantenimento del bosco,diminuzione dei costi per riscaldamento, SPEGNIMENTO DI CINQUANTA CAMINI A GASOLIO E ACCENSIONE DI UNO ( in paragone di inquinamento) A LEGNA.tutto questo a favore della colletivita' del paese perche' la centrale e' del comunne non di un solo imprenditore.Vorrei dire ai cittadini di Fossalta e di Villanova provate a mettere in vendita la vostra casa,io vicino ad un inceneritore non la comprerei mai.!!!!!!!!!!!!ultima cosa morale in tuuto ci vuole il giusto equilibrio se lo rompiamo i nostri figli ne pagheranno le conseguenze e ci maledirranno.
Risposta
Egregio signor Michele, apprezzo il tono signorile con cui tratta un argomento, quello del Caminetto o Stufa o Inceneritore di Villanova, che per il sindaco Anastasia non dovrebbe turbare i suoi concittadini e anche quelli dei comuni limitrofi. Non ho mai letto le argomentazioni che portano Anastasia a quella sicurezza. Altri invece, esperti, scienziati, medici, hanno scritto sullo stesso argomento in termini molto più prudenti, affermando che pericoli ce ne sono e invocando un apposito registro tumori che non è mai stato realizzato dalle competenti autorità. Perchè? Aggiungo una mia conmsiderazione: come mai la burocrazia regionale, anche in carenza di un regolamento al riguardo, è di una celerità incredibile nel concedere permessi per le centrali a biomasse, permessi e ulteriori permessi ai gestori che hanno difficoltà a iniziare. Una cosa mai vista da parte della burocrazia. Al di là di mille altre argomentazioni credo che la chiusura del suo commento dica tutto, a chi vuole ascoltare: 'Io vicino a un inceneritore la vostra casa non la comprerei mai... In tutto ci vuole il giusto equilibrio, se lo rompiamo i notri figli ne pagheranno le conseguenze e ci malediranno'.Sono totalmente d'accordo con lei. A Portoguaro, negli ultimi anni '90 la popolazione di Portogruaro si "ribellò" alla fabbrica Perfosfati, un Camino di malanni: i fiori si essicavano, ma ciò che accadeva dentro le persone non era subito visibile. Riuscimmo a farla chiudere con decisioni della Magistratura che la popolazione continuò a lungo a sollecitare con firme, proteste, sit in davanti alla fabbrica. La ringrazio per il suo insegnamento di cittadino. ugo padovese