Il sottoscritto e penso anche i colleghi cronisti siano d’accordo nel plaudire le puntuali veline dell’Ufficio stampa dell’Amministrazione comunale in merito a quanto avviene in Comune; ma su problemi esistenziali come quelli della minacciata chiusura dell’ospedale di Portogruaro e della ormai farsesca vicenda della R.S.A. (residenza sanitaria assistita) da anni giochetto di si-no-forse-presto- vedremo-, da parte dell’ Unità sanitaria n.10 con sede a San Donà di Piave, sarebbe stato opportuno invitare anche i rappresentanti della stampa. Come del resto il sindaco Bertoncello fa quasi sempre.
La velina: Bertoncello sindaco e Ivana Franceschinis presidente del Consiglio incontrano le sigle sindacali dell’Ulss 10 per l’ospedale e per la RSA. I sindacati sarebbero preoccupati per le funerarie previsioni riguardanti il nosocomio di via Zappetti e per l’organizzazione del personale all’Ulss 10 e nelle altre Ulss della provincia, come preannunciata nel Piano Sociosanitario della Regione Veneto. E’ umano che temano di perdere il posto. All’ordine del giorno anche la fuga delle “eccellenze” di medici e primari dall’ospedale di Portogruaro – magari sollecitati da ospedali concorrenti, altro brutto segno di probabile volontà di esautorare il nostro ospedale a pronto soccorso.
In margine si annuncia per il 24 novembre – data e luogo saranno probabilmente annunciati con una futura velina della collega dell’Ufficio stampa – una “iniziativa pubblica dei Gruppi Consigliari di maggioranza che intendono sensibilizzare la cittadinanza sull’argomento”. Grazie tante. La cittadinanza fra poco potrebbe ricevere un invito ai “funerali” dell’ente ospedaliero, altro che sensibilizzazione, quando qualche assessore non partecipa a una riunione della Conferenza dei sindaci della sanità, lasciando “vuota” la sedia assegnata al nostro Comune.
Bertoncello, che tra l’altro è osteggiato anche da alcuni sindaci del nostro mandamento che votano sostanzialmente solo per un “pronto soccorso, ma grande” per Portogruaro (che ne pensano i loro cittadini?), afferma che “Occorre attivare la partecipazione diretta e attiva dei cittadini, delle associazioni, dei sindacati, di tutta la comunità. L’ospedale – conclude – è un diritto di tutti e non ha colori politici, rende servizi ai cittadini e il nostro ruolo è tutelarlo per loro”.
A completare il discorso sarebbe importante leggere quanto prima una velina dell’Ufficio stampa che informi la Stampa del “decesso” della Conferenza dei Sindaci, almeno come era prevista nello spirito della legge istitutiva, visto che a colpi di ibride maggioranze si cerca di “punire” il Portogruarese, magari con l’infelice assenso di qualche sindaco di Comuni che – volenti o neolenti – appartengono ancora al Mandamento di Portogruaro. Per il momento il Friuli non li vuole o non può accoglierli. Mica allocchi i friulani!
Ugo Padovese
(immagini di Fotoreporter - Portogruaro)