Durante la serata di venerdì 29 marzo 2013 ho potuto assistere ad una delle due rassegne canore organizzate e presentate da Marzia Lucchetta con l'aiuto di Franco Vendrame, entrambi componenti del progetto-band  "Bagliori di Luce"; il tutto si è svolto presso la Birreria Re Leone di Latisana (UD).
Diversi gli aspiranti cantanti coinvolti, tra cui giovani ragazzi con la passione e lo studio del canto. I cantanti si sono esibiti davanti ad amici o parenti interpretando brani di artisti conosciuti, accompagnati dal sottofondo di basi musicali o da quello che può essere il suono di una chitarra. Fervidamente nei loro occhi ho visto quella piccola punta di emozione che può paralizzare un cantante, ma al tempo stesso fortificarlo alla presa del palcoscenico.
I cantanti coinvolti quella sera erano: Gaia Bandiziol, Stefano Bertocci, Davide Taglialatela, Marta Vit, Paolo Campagnolo, Vanessa Franzin, Rachele Sorgon, Rossella Bergamo & Elena Marzin, Giulia Zanetti, Marta Febbo, Roberta Pradissitto, Giada Sara, Silvia Muffatto e per finire Diana Marini accompagnata dall' amico Massimo Martinelli alla chitarra acustica.
Premettendo che, cantare non è semplice, dato che occorre una buona voce, accorgersi di possedere un timbro favorevole, personalità e padronanza del palco, detto ciò non è facile tanto meno arrivare alla gente che ti ascolta; lasciare un' emozione nel cuore delle persone che sono pronte ad ascoltarti.
Personalmente di tutti ricordo: l' entusiasmo di Davide Taglialatela nel proporre un brano di Michael Bublé "Spiderman"; l’ intensità vocale di Paolo Campagnolo con il brano "Wild World" di Mr. Big; Giulia Zanetti con un pezzo di Mina articolato e di difficile interpretazione vocale e scenica dal titolo "Mi sei scoppiato dentro il cuore"; la grinta e l' effervescenza di una giovane ragazza, Giada Sara con il brano "Nothing’s Real But Love" di Rebecca Ferguson; l' eleganza jazz di Silvia Muffatto con il brano "Don't Get Around Much Anymore" di Natalie Cole; e per finire la semplicità di un duo acustico Diana Marini in "Sacrifice" di Anouk.
 
Alessandra Sartori