Una mascherina che incorpora uno speciale visore immerge chi la indossa in un ambiente virtuale e simile alla realtà. La pediatria di Portogruaro, diretta dalla dottoressa Antonella Tonetto, ha iniziato l’utilizzo della realtà virtuale immersiva per gestire il dolore e l'ansia che accompagnano determinate procedure in bambini preventivamente selezionati.
Nei test eseguiti i giorni scorsi, infatti, ad una bambina sono stati effettuati l'incannulazione di una vena ed il prelievo ematico senza che questa avvertisse alcun dolore.
“Una procedura normalmente dolorosa, accompagnata ad ansia nei bambini ma anche nei loro genitori – spiega la dottoressa Tonetto – tuttavia grazie all’applicazione di crema anestetica Emla e l’utilizzo della realtà virtuale immersiva, è stata effettuata senza dolore ed è terminata addirittura con un bel sorriso e un grazie. Questo quando la bambina, tolto il visore, ha notato che indossava sul suo braccio un "marameo", ossia il dispositivo che nascondeva l'ago-cannula alla sua vista. Il "marameo" rientra anch'esso in un progetto in corso contro il dolore”.
Il visore per la realtà virtuale è stato donato dall’azienda Apice Srl e Fondazione Villa Carpaneda nell’ambito del progetto PIPER per la gestione del dolore che include vari ospedali italiani, tra questi anche quello di Portogruaro.
La dottoressa Tonetto da anni aderisce al progetto nazionale PIPER (Pain In Pediatric Emergency Room) volto a migliorare la gestione del dolore nei bambini, e l’ansia procedurale, dall’ingresso alla dimissione della struttura di cura.
“Trattare il dolore è un diritto sancito dalla legge – conclude il direttore della Pediatria – e quanto evidenziato in questa procedura dimostra come si possa lasciare magicamente un ricordo bello nella mente di un bambino anche dopo una procedura per definizione dolorosa”.