Il Portogruaro calcio saluta i suoi tifosi con un pareggio contro il Ciserano al termine di una gara che solo nel primo tempo ha riservato alcune emozioni mentre nella ripresa è sembrata una partita di allenamento.
Il Portogruaro, con in panchina Gerardo Furlanis vista la squalifica per due turni rimediata da mister De Mozzi nella gara con il Cjarlins, ha giocato con la tranquillità della salvezza acquisita contro i bergamaschi condannati a disputare i play out per cercare di rimanere in serie D.
Dopo il minuto di silenzio per ricordare Papa Francesco il Ciserano parte a razzo e passa in vantaggio dopo soli cinque minuti con Ibe Chinaecherem che devia di testa in rete sugli sviluppi di una azione da calcio d’angolo.
Passano pochi minuti e ancora il centravanti ospite ha la possibilità di realizzare il raddoppio ma stavolta trova pronto l’estremo difensore granata.
Il Portogruaro, sceso in campo in formazione rimaneggiata per consentire di giocare a chi è stato poco impiegato nel campionato, si rende pericoloso al ventesimo con Zupperdoni che costringe il portiere ospite ad un difficile intervento. È la prova generale del pareggio granata che arriva al quarantesimo sempre con Zupperdoni che con un gran tiro infila la porta del Ciserano.
Nella ripresa poco da segnalare con un pareggio finale giusto che prelude alla festa dei giocatori e dei tifosi granata.
A fine gara il Presidente Andrea Bertolini, visibilmente soddisfatto, ha annunciato fra un paio di settimane novità per quanto riguarda l’assetto dirigenziale e quello tecnico.
Maurizio Conti
EL CIACOLON
L’ultima tenzone disputatasi in riva al Lemene contro avversari giunti dalle lontane valli bergamasche finì senza vinti né vincitori.
Così al termine del confronto tutti si ritrovarono attorno all’antica pietanza delle genti italiche: la pasta asciutta.
Dopo quella festa EL CIACOLON DA PUART abbandonò la cara Città del Lemene attraversata dal vecchio fiume. Non sapeva se sarebbe più tornato, ma portava negli occhi le eroiche gesta dei cavalieri in maglia granata e il ricordo del loro Re Andrea I° e della sua corte.
Luca, il banditore che sempre gridava alle genti il nome degli eroi portogruaresi, poi Silvano, gran conoscitore delle leggi e dei regolamenti del Reame, poi ancora i due gemelli, Franco consigliere del Re e Mario curatore dell’arena e infine Emanuele che sempre cercava i migliori guerrieri presenti nel Regno.
Nel cuore il ricordo degli splendidi alfieri granata che sempre avevano sostenuto i loro eroi guidati da Massimiliano, il condottiero vicentino.