Non c’è il Veneto in vetta alla classifica delle regioni a maggiore vocazione gambling, eppure i suoi numeri sono in costante crescita. I dati relativi alle prime settimane del 2025, infatti, parlano di un trend da monitorare soprattutto per quanto riguarda i giochi tradizionali.
Sono oltre 524 mila i biglietti acquistati per la Lotteria della Befana, con un incremento del 24,3% rispetto al 2023. Verona è la provincia con il maggior numero di tagliandi venduti (oltre 165 mila), mentre Belluno segna l’aumento più rilevante (+28,2%). La spesa totale per la Lotteria Italia in regione ha raggiunto i 2,6 milioni di euro. A confermare le statistiche è anche il "Libro Nero dell'Azzardo 2024" di Federconsumatori, Cgil e Isscon, all’interno del quale si legge che le province venete restano nella parte bassa della classifica nazionale, segno di una certa virtuosità, sebbene il trend sia in crescita: le giocate online sono aumentate fino al 15,9% in alcune aree del Veneto. A livello nazionale, il gioco d'azzardo ha raggiunto nel 2023 una raccolta di 150 miliardi di euro (erano 84 nel 2013), di cui 82 miliardi derivano dal gioco online. In Veneto, quest'ultimo segmento vale 3,4 miliardi.
A questi numeri in rialzo non si accompagna un deciso intervento da parte del mondo della politica. Anzi, dallo scorso 31 gennaio il Ministero della Salute ha autorizzato il trasferimento dell’1,5% del Fondo per le dipendenze patologiche al Dipartimento nazionale per le politiche antidroga. Si tratta di 1,41 milioni di euro destinati all’analisi e al monitoraggio delle dipendenze. Una misura che si unisce alla novità della Legge di Bilancio, che ha istituito un nuovo Fondo per le dipendenze patologiche con 94 milioni annui, ma ha soppresso l’Osservatorio per il contrasto della diffusione del gioco d’azzardo.
Maurizio Fiasco, presidente di Alea, ha espresso forte preoccupazione per questa decisione, ritenendola un passo indietro nella lotta alla ludopatia: “L’Osservatorio, tra l’altro - si legge su Giochidislots - aveva definito anche le linee tecniche di presa in carico, di cura, di riabilitazione, di prevenzione del gioco d’azzardo”. Ad aumentare la polemica è anche un’altra novità: un’estrazione settimanale aggiuntiva per il Lotto e il Superenalotto, oltre a una proroga delle concessioni di gioco online. Questo solleva dubbi sulla coerenza delle politiche governative: da un lato, si incentiva il gioco d’azzardo; dall’altro, si elimina uno strumento di monitoraggio fondamentale.
Sono insorte proprio per questo le associazioni di categoria e quelle di tutela dei consumatori. Un passo indietro dell’esecutivo, però, ad oggi appare difficile.