Dieci incontri dedicati alla demenza, aperti alla cittadinanza di tutto il Veneto orientale. Alla Francescon di Portogruaro riparte, lunedì 4 novembre, il Cafè Alzheimer, iniziativa che ormai da un decennio è un vero e proprio punto di riferimento per le famiglie che hanno un proprio caro affetto dalla nota patologia.
Come di consueto, verrà fornito uno spazio informativo, formativo e di supporto per i partecipanti, un’occasione dove anche il caregiver è al centro del percorso di cura. L'esordio sarà a cura del dottor Luca Valentinis, primario di neurologia dell'Ulss4, che parlerà delle forme di demenza.
L'appuntamento successivo sarà invece lunedì 9 dicembre: si affronterà lo stato d'animo vissuto dal caregiver e i cambiamenti di ruolo, alla presenza di Silvia Barbano, psicologa e psicogeriatra della Residenza Francescon. Gli appuntamenti proseguiranno poi fino al 7 luglio 2025, ultima data in calendario. Ogni incontro prevede una parte informativa condotta da un professionista, a cui seguirà un momento di confronto interattivo. Nel corso dei prossimi mesi si parlerà, tra i vari temi proposti, dei disturbi del comportamento (quali sono e come affrontarli), l'adattamento della casa e la movimentazione della persona in sicurezza, il valore nutrizionale del cibo, il tempo di vita dopo la diagnosi, i progetti e i laboratori sulla demenza nel territorio. Ma anche dell'importanza degli aspetti etici e legali nelle cure della persona con demenza.
Tutti gli appuntamenti si svolgono presso la casa di riposo portogruarese, dalle 16 alle 17.30.
"Il 'Cafè Alzheimer' - commenta la presidente dell'Ipab, Caterina Pinelli - è giunto quest'anno alla sua decima edizione. Un traguardo per noi molto importante, considerato che i casi di demenza sono in aumento e quindi, di conseguenza, anche il reale bisogno di una risposta per l'utenza. Noi ci siamo e come sempre faremo la nostra parte. Non si parlerà solo di malattia, ma di quanto questa incida sulla qualità della vita, dei sentimenti provati, del disagio e delle difficoltà che ne derivano. Dalla demenza non si può (ancora) guarire, ma la si può curare, contribuendo a migliorare la qualità della vita per le persone che ne soffrono e di chi se ne prende cura".