La mancanza di medici e di infermieri è un tema sul quale oramai da tempo si concentra l’attenzione dei massi media, del mondo politico ma soprattutto degli operatori sanitari a tutti i livelli.
Una carenza nazionale che anche in Veneto ha dimensioni importanti: mancano 3500 medici ospedalieri, 450 medici di medicina generale e 6000 infermieri.
Bene ha fatto dunque l’Amministrazione Comunale di Portogruaro ad organizzare un incontro pubblico sul tema: ““La situazione della Medicina Generale nel nostro territorio”.
All’incontro, che si è svolto all’interno della Sala consiliare del Palazzo municipale, hanno partecipato, oltreché numerosi cittadini ed operatori sanitari, anche il Sindaco di Portogruaro Luigi Toffolo, il Vice-sindaco Michele Lipani, il Direttore Generale dell'Azienda Aulss 4 Mauro Filippi e la dottoressa Simona Sforzin Direttrice dei Servizi Socio Sanitari dell'Aulss 4.
Nel corso della sua ampia ed articolata introduzione il Sindaco, che è titolare anche di Servizi Sociali e Ambito Territoriale Sociale (ATS), ha sottolineato che anche nel territorio del Comune di Portogruaro, così come a livello nazionale, si sta andando incontro ad una situazione critica che è emersa in maniera evidente con il prossimo pensionamento del medico condotto di Pradipozzo e Mazzolada.
Una situazione che nei prossimi mesi potrebbe riguardare altre periferie del Comune vista l’età avanzata di alcuni altri medici e che l’Amministrazione intende affrontare, posto ci siano medici disponibili, con incentivi per l’apertura di nuovi ambulatori mettendo a disposizione locali del comune, con affitti calmierati, e puntando sullo sviluppo dei Centri di Medicina di Gruppo Integrata (Mgi): libere associazioni tra medici che assicurano continuità ed assistenza ai pazienti, grazie ad orari integrati di ambulatorio e alla presa in carico da parte di tutti i medici associati.
Anche il Direttore Generale dell'Azienda Ulss4 ha sottolineato la carenza di medici e infermieri che riguarda tutte le Azienda Sanitarie del Veneto e che creerà disagi nel medio periodo.
Una situazione di difficoltà alla quale si sta cercando di porre rimedio a livello di accessi alla Facoltà Universitarie, puntando sulla Telemedicina e incentivando l’aggregazione dei medici (Mgi).
Molto importante anche l’intervento della dottoressa Simona Sforzin che ha illustrato e commentato con grande chiarezza una serie di dati:
Aulss 4 Veneto Orientale: età dei MMG e assistiti in carico
Nr 123 medici di cui lo 0,8% con più di settant’anni.
Nr assistiti: fino a 1500: 32; da 1501 a 1800: 51; da 1801 a 2000: 32; oltre 2000: 8.
Portogruaro: età dei 19 MMG
fino a quarantanni: 21,1%
da 41 a 50 anni: 10,5%
da 51 a 60 anni: 5,3%
da 60 a 70 anni: 63,2%
Molto interessante anche l’analisi sui pazienti che a Portogruaro hanno avuto una presa in carico ADI (Cure Domiciliari Integrate o Cure Palliative) che al 30 giugno di quest’anno ammontano a 635 contro gli 835 del 2023.
Entrambe i due dirigenti sanitari hanno ribadito il massimo impegno dell’Azienda nel cercare la collaborazione con le Amministrazioni locali per dare pronte ed efficaci risposte alle richieste dei cittadini che possono contare anche sulla disponibilità dei medici come emerso dalla testimonianza del dottor Michele Lipani che nel momento in cui si è creata una situazione di difficoltà a Giussago si è subito reso disponibile a sostituire il collega.
E’ stata poi la volta del Consigliere Regionale Fabiano Barbisan, componente della V^ commissione che si occupa di Politiche socio sanitarie, che ha ribadito il massimo impegno dell’Ente Regione sui temi della Sanità pubblica ricordando peraltro l’importante inaugurazione della nuova sede dei Corsi di Laurea della Scuola di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Padova del Polo universitario di Treviso che ha ben rappresentato la sinergia in essere tra la Regione del Veneto, l’Università e l’Azienda Aulss 2 Marca trevigiana.
Maurizio Conti