Con un ottimo primo tempo il Portogruaro supera per uno a zero un modesto Caravaggio che mai ha impensierito l’estremo difensore granata.
Vittoria meritata per gli uomini di mister Massimiliano De Mozzi contro un Caravaggio che si è presentato al Mecchia con un bottino di sette punti conseguito nelle prime tre gare del girone C del campionato di serie D.
Parte bene il Portogruaro con decisione e lucidità e nei primi dieci minuti sfiora il vantaggio prima con Andrea Rossi e poi con Alessandro Corti: entrambi fermati da due ottimi interventi del portiere ospite.
Al trentottesimo però i bergamaschi capitolano grazie a un tiro-cross dalla destra di Andrea Rossi che si infila all’incrocio dei pali nonostante il disperato tuffo del portiere.
Vantaggio meritato che il Portogruaro controlla fino alla fine della prima frazione di gara.
Nella ripresa il Caravaggio abbozza una timida reazione ma non si rende mai pericoloso con il Portogruaro che controlla la gara conseguendo la prima vittoria stagionale.
A rovinare la giornata ci ha pensato il Direttore di gara, signor Alessio Vincenzi della Sezione di Bologna, che a tempo pressoché scaduto espelle, del Portogruaro, prima Omoregie Tennyson per gioco pericoloso, decisione assolutamente eccessiva, e quindi l’allenatore granata per proteste.
Finalmente un bel Portogruaro, dunque, che a detta del direttore sportivo Emanuele Nonis ha ben risposto alle sollecitazioni della società che chiedeva un salto di qualità.
Rammarico è stato espresso dallo stesso Nonis per le ingenerose e incomprensibili critiche piovute in alcuni momenti della gara ai danni della squadra.
Sabato prossimo impegnativa trasferta contro le Dolomiti Bellunesi e poi mercoledì 2 ottobre ancora al Mecchia contro il Chions.
Maurizio Conti
EL CIACOLON
Narra il diario del Ciacolon da Puart che nulla poteron fare i cavalieri arrivati sulle rive del Lemene da terre lontane sotto l’egida della loro sacra patrona e dietro le insegne raffiguranti le opere del “pittore maledetto” che prese il nome della loro città.
Trovarono ad attenderli i prodi uomini con le giubbe granata cui bastò il primo scontro per aver ragione dei longobardi.
Nulla poté invece il Capitano condottiero del manipolo di eroi della Città del Lemene che fu brutalmente allontanato dalla piazza d’armi da un uomo vestito di giallo che solo grazie al Dio Eupalla si salvò dalle furie del condottiero vicentino.
Grande in quel memorabile giorno fu l’incitamento giunto dai fedelissimi arcieri della curva che con le loro urla e i loro cuori impavidi sostennero i loro beniamini.