I cambiamenti della demografia stanno già dispiegando i propri effetti sul territorio, costringendo gli amministratori locali ad intervenire per adeguare l’offerta dei servizi locali ad una popolazione che sta cambiando in termini quantitativi e qualitativi. I fenomeni oggi già in corso, in primis calo demografico ed invecchiamento, subiranno un’accelerata nei prossimi anni, mettendo quindi i Comuni di fronte a nuove sfide.
È questa la nuova riflessione che la Fondazione Think Tank Nord Est propone, in vista delle elezioni amministrative che a giugno coinvolgeranno ben 7 Comuni del Portogruarese (Portogruaro, Concordia Sagittaria, Fossalta di Portogruaro, Annone Veneto, Cinto Caomaggiore, Gruaro, Teglio Veneto).
Secondo l’analisi della Fondazione, nella Venezia Orientale la popolazione ha raggiunto il valore massimo nel 2014, con 237.200 abitanti: nel decennio successivo è iniziato il calo (-1,3% tra 2014 e 2024), determinato dal trend negativo del Portogruarese (-3,7%), mentre nel Sandonatese l’andamento è stabile (+0,2%).
Complessivamente, nella Venezia Orientale, il trend è previsto in leggera flessione anche nei prossimi due decenni (-1,3% tra 2022 e 2042), ma la questione centrale è il cambiamento della composizione della popolazione: “Nei prossimi vent’anni il processo di invecchiamento della popolazione subirà un’accelerata - spiega Riccardo Dalla Torre, direttore della Fondazione Think Tank Nord Est - perché diventeranno 80enni i nati negli anni ’60, la cosiddetta generazione del baby boom. Di conseguenza, la vera sfida degli amministratori locali sarà la gestione della domanda di servizi agli anziani”.
Infatti, secondo lo studio della Fondazione, nel 2042 nella Venezia Orientale ci saranno più persone con almeno 80 anni (11,4%) rispetto agli under 15 (10,9%); più di un abitante su tre avrà almeno 65 anni (il 34,5%). Gli 80enni aumenteranno del 42,3% nei prossimi vent’anni, le persone con un’età compresa tra 65 e 79 anni cresceranno del 36,6%, mentre gli under 15 caleranno del 9,9% e la popolazione con un’età compresa tra 15 e 24 anni diminuirà del 21,7%.
In particolare, a Portogruaro, secondo le previsioni demografiche, a fronte di una flessione degli abitanti di circa il 5% nei prossimi vent’anni, gli anziani con almeno 80 anni aumenteranno del 29%, arrivando a rappresentare il 12,4% del totale.
A queste tendenze si aggiungeranno le criticità determinate dai cambiamenti delle famiglie. Infatti, negli ultimi decenni la dimensione media dei nuclei familiari si è ridotta drasticamente: oggi, in Veneto, la famiglia è composta in media da 2,3 componenti e la tipologia prevalente è rappresenta dalla persona sola (il 35% del totale). Nei prossimi anni, in Veneto, è previsto un forte aumento delle persone sole (+19% nel periodo 2022-2042), in particolare ultraottantenni (+45%).
“Gli amministratori locali potrebbero confrontarsi con una vera e propria emergenza nei prossimi anni - avverte Dalla Torre - perché saranno sempre di più gli anziani che vivranno da soli ed una parte di loro non sarà autosufficiente. In questa prospettiva, la programmazione dei servizi di assistenza deve essere una priorità e sarà necessario ragionare anche su scala sovracomunale. Non dimentichiamo poi le politiche abitative - conclude Dalla Torre - perché se si vuole permettere agli anziani di vivere a casa da soli si devono eliminare tutte le barriere architettoniche: anche per questo la riqualificazione del patrimonio abitativo è fondamentale”.