Dottor Filippi, recentemente Lei è stato riconfermato alla guida della Ulss4 nel ruolo di Direttore Generale.
Quali sono i dossier più urgenti sui quali intende concentrarsi?
Sono stato confermato per i prossimi due anni e saranno due anni all’insegna della continuità e di intenso lavoro che porterà a un importante rinnovamento delle infrastrutture della sanità pubblica e parallelamente l’attivazione del nuovo modello di assistenza nel territorio. Investiremo infatti 131 milioni di euro tra risorse regionali e fondi del PNRR, per il rinnovamento dei 3 ospedali, per la realizzazione delle Case e degli Ospedali di comunità, per l’acquisto di grandi apparecchiature elettromedicali e per la digitalizzazione. Un investimento economico mai così prima d’ora in questo territorio, a sostegno della sanità pubblica.
I tre presidi ospedalieri verranno mantenuti?
Assolutamente sì e, come dicevo, saranno rinnovati in modo importante. L’ospedale “Città del Piave” di San Donà verrà riqualificato con interventi che prevedono la realizzazione di un nuovo edificio nell’area a ridosso dell’elisuperficie che ospiterà le degenze ospedaliere e servizi; la ristrutturazione e l’ampliamento del pronto soccorso e l’abbattimento delle ali laterali e la completa ristrutturazione del blocco centrale, parte storica di questo ospedale.
L’ospedale “San Tommaso dei Battuti” di Portogruaro verrà ammodernato con una serie di articolati interventi che prevedono la generale ricomposizione volumetrica. Anche qui verrà realizzato un nuovo edificio che al piano terra ospiterà l’area poliambulatoriale; ai piani superiori, su più livelli, le degenze dell’ospedale. Fasi successive prevedranno la ristrutturazione e l’ampliamento del Pronto Soccorso, la realizzazione del nuovo ingresso, la demolizione dell’ala est e un ulteriore ampliamento dell’edificio delle degenze, la ristrutturazione del corpo centrale, la demolizione di una parte dell’ala ovest e la ristrutturazione dell’edificio rimanente. L’ospedale di Jesolo sarà oggetto del più grande recupero strutturale dalla sua nascita. Il progetto prevede un investimento di oltre 10 milioni di euro e il raddoppio della superficie del poliambulatorio, verrà rinnovata ed ampliata la radiologia e realizzata una nuova Unità Riabilitativa Territoriale (URT). Nella parte esterna verranno ricreate le storiche terrazze elioterapiche, e sul fronte mare nascerà un parco terapeutico con percorsi nel verde. L’ingresso dell’ospedale sarà caratterizzato dalla vista sul fronte mare. Verrà infine realizzata una nuova dialisi negli ex magazzini sul fronte spiaggia.
Ci sono progetti di potenziamento per la Medicina Territoriale?
L’assistenza territoriale nei prossimi anni sarà oggetto di un cambiamento radicale così come definito dal decreto ministeriale numero 77 del 2022, per quanto riguarda naturalmente l’organizzazione e il modello gestionale previsto, a sostegno della quale sarà necessario un nuovo approccio culturale sia da parte del cittadino e sia dei professionisti che vi lavoreranno all’interno. Oltre 16 milioni di euro finanziati con il PNRR sono destinati alla realizzazione delle Case di comunità, nuovo modello di presa in carico sanitaria e sociosanitaria di prossimità, di facile individuazione e accesso, dove la popolazione troverà risposta ai bisogni di assistenza primaria nelle 24 ore e 7 giorni su 7. All’interno opereranno equipe multidisciplinari per una presa in carico globale del paziente a 360 gradi tenendo presente che le urgenze verranno sempre gestite nei pronto soccorso e le acuzie negli ospedali. Saranno collocate a Caorle nel distretto sociosanitario in via Riva dei Bragozzi; a Cavallino Treporti in un nuovo edificio di via Treportina; a Jesolo nel distretto sociosanitario di via Levantina; a Portogruaro nel distretto sociosanitario in via Zappetti; a San Donà di Piave nel poliambulatorio di via Verdi e a San Michele al Tagliamento nel distretto sociosanitario di Piazza Galasso. Inoltre, particolare rilievo avrà la presa in carico dei pazienti nel territorio, con fragilità, oltre all’assistenza domiciliare, a cui si aggiunge l’assistenza della già ben avviata figura dell’infermiere di comunità che è di supporto pure alla medicina primaria. E non mancherà l’evoluzione sotto il profilo delle tecnologie e della telemedicina.
La prossima stagione estiva vedrà potenziate le strutture presenti sulle spiagge?
Per l’estate 2024 l’Ulss 4 investirà oltre 5 milioni di euro nel programma “Vacanze in salute”, grazie anche al consistente finanziamento della Regione Veneto, che si rinnova e si amplia per migliorare ancor di più l’assistenza sanitaria ai turisti, ma anche ai lavoratori stagionali e ai pendolari, a Bibione, Caorle, Eraclea, Jesolo e Cavallino Treporti. Le novità si collocano principalmente nei Punti di Primo Intervento, che forniranno più servizi, come ad esempio l’attivazione di un’attività di radiologia a Bibione, di una sala gessi e un ambulatorio ortopedico a Jesolo per fornire risposte immediate agli inconvenienti più ricorrenti dell’estate, come traumi, contusioni e piccole lesioni. Ad Eraclea mare verrà attivata una nuova area dedicata all’assistenza sanitaria ai turisti tra Viale dei Fiori e via Marinella, con postazione ambulanza e un ambulatorio di medicina turistica in orario diurno. Inoltre, nei PPI di Caorle e Jesolo verrà attivata un’assistenza infermieristica di base che si occuperà per cure continuative come iniezioni, bendaggi e altro, in modo tale da permettere al personale del PPI di occuparsi dei casi più complessi. Tutti i servizi di emergenza verranno potenziati nei mesi di maggior afflusso turistico inclusi anche i pronto soccorso negli ospedali di San Donà e Portogruaro e non mancherà il servizio di interpretariato con 19 interpreti amministrativi. Non mancherà infine un programma di eventi informativi, di sensibilizzazione e di prevenzione dedicati in particolare ai turisti delle località balneari.
Rispetto alla posizione geografica di confine con un’altra Regione, quale è il ruolo dell’Azienda?
Nella programmazione regionale, la scelta di potenziare l’Azienda Ulss 4 che si trova a confine con il Friuli Venezia Giulia è stata determinante e si è dimostrata vincente. Progressivamente si sono ridotti gli utenti che in passato si rivolgevano ad altra Regione per trovare risposte clinico assistenziali che oggi invece la nostra Azienda e il Veneto possono fornire con altissimi livelli di qualità.
Novità per quanto attiene all’HOSPICE di Portogruaro?
I lavori di adeguamento e ristrutturazione della struttura che accoglierà il nuovo Hospice termineranno entro il 2024, poi non appena l’Ente gestore sarà accreditato potrà iniziare ad accogliere gli utenti. Ad oggi comunque va evidenziato che quasi il 90% degli utenti in carico al servizio di Cure Palliative è gestito a domicilio, perché sempre più le famiglie si orientano all’assistenza nel luogo di vita.
Maurizio Conti