Sono tutte Civiche le quattro liste che sostengono la candidatura di Sara Moretto a Sindaca di Portogruaro nelle prossime elezioni amministrative dell’8 e 9 giugno.

Si tratta di:

“Insieme per Sara Moretto Sindaca” con capolista il giovanissimo (è nato nel 1999) Alessandro Boschin, da poco laureato con il massimo dei voti in Relazioni internazionali all’Università Cà Foscari di Venezia.

“UniAmo Portogruaro” con capolista Luigi Geronazzo, imprenditore, con una ampia esperienza politica ed amministrativa.

“Progetto e Futuro” capeggiata da Mario Pizzolitto, medico di famiglia, già consigliere comunale e animatore della vita politica cittadina.

“Portogruaro riparte” con il ventinovenne Cristian Fantinel primo in lista. Lavora presso la direzione regionale di una azienda della Grande Distribuzione, allenatore di calcio e attivo nel volontariato.

In totale 56 candidati dove, accanto ai nomi di persone che hanno già maturato importanti esperienze con le precedenti amministrazioni comunali, sono presenti molti neofiti della politica.

“Tutte persone - sottolinea Sara Moretto - che hanno condiviso la nostra sfida di proporre una amministrazione che abbia al suo centro unicamente l’interesse della città e del suo territorio, accantonando le eventuali diverse provenienze politiche e sociali. E’ un fatto nuovo, la premessa per stare al passo con un futuro che già sta cambiando. Anche nella elaborazione del programma abbiamo avviato un percorso diverso da quello tradizionale: lo stiamo scrivendo ascoltando e raccogliendo le osservazioni e le proposte dei cittadini, singoli e in gruppo. Le diverse sensibilità dei candidati ci permetteranno poi di affrontare i problemi mettendo insieme i diversi punti di vista e trovare soluzioni condivise perché la città è un corpo unico, interdipendente. Faccio due esempi. Il primo: saper sviluppare progetti che permettano di conciliare l’esigenza di migliorare la viabilità (che vuol dire anche strade sicure per tutti) con quella di salvaguardare il verde e l’opportunità di collegare più efficacemente il Centro con le frazioni e viceversa; il secondo: salvaguardare l’Ospedale (anche sotto l’aspetto della qualità) e nello stesso tempo potenziare la rete dei servizi sanitari domiciliari e territoriali per ridurre i carichi di lavoro del Pronto Soccorso e i ricoveri nei reparti”.