Sabato 23 e Domenica 24 marzo tornano in tutta Italia le Giornate FAI di Primavera, il più importante evento di piazza per avvicinare il pubblico al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese. Giunta quest’anno alla trentaduesima edizione, l’iniziativa ha lo scopo di “curare il patrimonio raccontandolo” - la missione del FAI - e rappresenta un’occasione unica per scoprire luoghi e monumenti meno noti e solitamente inaccessibili: 750 siti in 400 città d’Italia saranno visitabili a contributo libero, grazie ai volontari di 350 delegazioni e Gruppi FAI attivi in tutte le regioni (elenco dei luoghi e modalità di partecipazione, consultabili su www.giornatefai.it).
Domenica 24 marzo la delegazione FAI di Portogruaro ha un programma che prevede la possibilità di visitare dalle ore 10:00 alle 18:00:
- il complesso di archeologia industriale denominato “Ex Perfosfati” a Portogruaro (VE)
- il Mulino e la Villa Bornancini a Cinto Caomaggiore (VE).
A Portogruaro, il complesso di archeologia industriale denominato “Ex Perfosfati” sorge poco a nord-ovest del centro storico medievale murato, nel borgo di San Nicolò, e presenta caratteristici elementi di interesse sotto il profilo ingegneristico per la soluzione tecnico-costruttiva avanzata, elegante e innovativa adottata all’epoca della sua costruzione nel primo dopoguerra. Il complesso chimico fu operativo fino al 1989. Successivamente, nel 1996, venne finalizzata la sua vendita da parte dell’ultima società proprietaria al Comune di Portogruaro che da anni ha intrapreso un’attenta operazione di restauro e recupero di quanto rimasto dell’impianto al fine di restituire quest’area alla fruizione pubblica. Dalle 10:00 alle 18:00 di domenica 24 marzo, i visitatori avranno la possibilità di scoprire questo gioiello industriale dall’esterno, ascoltando il racconto della sua storia passata e del possibile futuro. Due sono le visite speciali curate dall’Architetto Dott. Nicola Rocca: alle ore 11:00 e alle ore 15:00.
Il Mulino di Cinto Caomaggiore sorge nell’omonimo comune all’interno del parco regionale di interesse locale del Reghena, Lemene e laghi di Cinto, un'area protetta nella regione Veneto. Di antica edificazione, presente già nel corso della prima metà del XV secolo, il Mulino – di cui è rimasta solo la struttura – è oggi di proprietà del Comune di Cinto Caomaggiore e attualmente sede della Biblioteca Comunale. Dalle ore 10:00 alle ore 18:00 ciceroni e volontari FAI guideranno gli interessati alla scoperta della storia non solo del Mulino di Cinto bensì dei mulini, molto diffusi sui corsi dei fiumi della Venezia Orientale, in particolare su Lemene e Reghena, in quanto prime forme di archeologia industriale.
Sempre nel centro abitato di Cinto Caomaggiore sarà possibile visitare il complesso di Villa Bornancini, dal tipico impianto delle ville venete su tre livelli e pianta tripartita, che sorge accanto alla chiesa parrocchiale e di fronte al municipio. L’edificio principale, che risale agli anni Venti del XIX secolo, consiste nella ricostruzione di una casa dominicale allora in rovina, risalente all’ultimo periodo del Seicento e appartenuta alla famiglia Tiepolo. Gli interventi subiti dalla villa si sono mostrati rispettosi dell'esistente e hanno permesso la conservazione dello stato originale della stessa. Durante la giornata di domenica 24 marzo, dalle 10:00 alle 18:00, sarà possibile essere accompagnati alla scoperta del giardino e degli interni di Villa Bornancini, dove il tempo sembra essersi fermato. In programma anche una visita speciale, alle ore 11:00, guidata dall’Agronomo Dott. Roberto Valerio alla scoperta del giardino della Villa, per una passeggiata tra “amene verzure, per raccontar cinque secoli di storia del giardino”.
Per eventuali richieste di informazioni è possibile scrivere alla delegazione FAI di Portogruaro portogruaro@delegazionefai.fondoambiente.it.