Come la stampa ha già reso pubblico il nostro socio militante Fabiano Barbisan è stato espulso per il fatto noto. Ieri mattina ero andato personalmente dal Segretario Regionale Alberto Stefani per valutare assieme il fatto, valutarne la portata e soppesare la pena che a nostro avviso doveva essere proporzionata avendo come punto di riferimento un fatto emblematico, e molto più grave, come quello di una frase offensiva di un attuale ministro della Lega nei confronti di una donna di colore allora ministro della Repubblica per la quale il Tribunale Penale di competenza comminò all'imputato sette mesi di detenzione e per la quale il Partito non prese alcuna misura punitiva.
Detto questo, vista la decisione del direttivo regionale del partito Lega Salvini Premier, convocherò il mio direttivo questa sera e formalizzerò le mie dimissioni da segretario e da socio militante. Ritengo infatti assolutamente sproporzionata e umiliante questa decisione verso una persona che negli ultimi anni si è spesa in maniera fondamentale per la valorizzazione del nostro territorio, del nostro ospedale, delle nostre spiagge, della nostra agricoltura e della nostra realtà culturale, senza dimenticare la vittoria del centro destra a guida leghista nelle ultime due legislature nel nostro comune, l'elezione di tre parlamentari e un eurodeputato nella provincia di Venezia.
Ricordo, infine, che Fabiano Barbisan alcuni mesi fa propose in Regione una mozione a favore delle donne iraniane che lottavano contro quel regime teocratico crudele. Da persona ormai libera da vincoli di partito posso solo prendere atto di una trasformazione di un partito che non ha più a cuore il sentimento delle persone che, con sacrificio e passione disinteressata, agiscono politicamente per difendere il nostro territorio e la sua gente. I sentimenti che prevalgono in me e nella grande parte della nostra sezione sono quelli di una grande amarezza e delusione. Questa sentenza di espulsione significa che si vuole indebolire la nostra città ed emarginarla nel ruolo nel quale era stata per tutti gli anni in cui aveva governato il centrosinistra. Lascio una sezione con 60 soci sostenitori e 20 militanti, numeri di tutto rispetto rapportati alla popolazione. La maggior parte di questo capitale umano è stato irrimediabilmente distrutto.
Luigi Toffolo